Pescara, omicidio Rigante: il processo va per le lunghe

rigante_tribunale_striscionePescara. Il processo Rigante si incammina sulla lunga e lenta strada della giustizia italiana: potrebbe slittare a fine gennaio 2014 la decisione sul trasferimento del procedimento a carico dei Ciarelli. Ancora un flop oggi in aula.

Ancora un rinvio per l’udienza preliminare riguardante l’omicidio di Domenico Rigante, il tifoso biancazzurro ucciso con un colpo di pistola la sera del primo maggio 2012. Il gup del tribunale di Pescara Gianluca Sarandrea ha fissato la prossima udienza per il 3 ottobre prossimo. Si tratta, pero’, di un rinvio “interlocutorio – ha spiegato l’avvocato Ranieri Fiastra, legale della famiglia Rigante – perche’ sembra che ufficiosamente la Cassazione abbia fissato al 21 gennaio 2014 la discussione relativa alla questione se spostare o meno la sede del processo. Quindi il 3 ottobre l’udienza davanti al gup dovrebbe essere nuovamente rinviata”. All’udienza di oggi era presente la madre della vittima e quattro dei cinque imputati, tra cui Massimo Ciarelli, accusato di aver sparato a Domenico Rigante. Gli altri imputati sono Domenico, nipote di Massimo Ciarelli, e i cugini Luigi, Antonio e Angelo Ciarelli. I cinque, che devono rispondere di omicidio volontario premeditato e porto abusivo di arma, hanno chiesto di essere giudicati con il rito abbreviato. All’udienza non erano presenti i difensori di Massimo Ciarelli, gli avvocati Carlo Taormina e Franco Metta. Anche oggi non si sono registrati scontri.

Impostazioni privacy