Aurum di Città Sant’Angelo: priorità all’occupazione

AURUMPescara. Priorità ai posti di lavori, i 24 a rischio per i dipendenti della Real Aromi di Città Sant’Angelo. Stamattina un nuovo incontro tra gli amminstratori locali e i rappresentanti dell’azienda che vuole trasferire lo stabilimento dell’Aurum a Saronno.

Assicurare un futuro lavorativo ai 24 addetti della Real Aromi di Città Sant’Angelo. E’ questo l’obiettivo della Provincia di Pescara dopo che l’azienda produttrice dell’Aurum, appartenente al gruppo Illva di Saronno, ha annunciato nelle scorse settimane di voler trasferire la produzione in provincia di Varese. Oggi se n’è parlato nuovamente nel corso di un incontro a cui hanno preso parte tra gli altri il presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa, l’assessore alle Politiche del lavoro Antonio Martorella, il vice presidente della Regione Abruzzo Alfredo Castiglione, e il sindaco di Città Sant’Angelo Gabriele Florindi.

La produzione a Città Sant’Angelo cesserà a fine luglio, ha ribadito oggi l’azienda presentando una relazione in cui motiva le proprie scelte, e nonostante ci siano degli imprenditori locali interessati a rilevare, almeno potenzialmente, il sito pescarese, l’Illva non ha intenzione di procedere alla cessione del marchio. E’ pronta invece ad avviare l’iter per accedere agli ammortizzatori sociali, dopo aver offerto al personale il trasferimento a Saronno. La Provincia e la Regione, dal canto loro, intendono assicurare ai 24 addetti nuove possibilità occupazionali direttamente nel pescarese, anche attraverso percorsi di qualificazione che riescano a garantire agli addetti dell’Aurum di accedere a nuove possibilità di impiego considerata la professionalità acquisita negli anni. “Come abbiamo già detto nella riunione precedente, che si è svolta il 14 maggio, commentano Testa e Martorella, faremo il possibile per evitare che 24 persone, peraltro rappresentative di una realtà produttiva così prestigiosa, perdano di punto in bianco il posto di lavoro pur avendo prestato la propria opera in un’azienda sana e che per fortuna non conosce la crisi drammatica di molte altre realtà, non solo locali”.

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