Pescara, ciclista travolto a San Marco. La testimonianza: ‘Fermato l’investitore mentre scappava’

bici-investitaPescara. “Ho visto volare quel ragazzo per aria e sono sceso a raccoglierlo. Poi ho visto la macchina ingranare la retromarcia e scappare: mi ci sono parato davanti”. Si apre così la testimonianza di un ragazzo pescarese che ieri sera ha assistito all’incredibile evoluzione di un incidente stradale avvenuto a San Donato, all’incrocio tra via Tirino e via San Marco.

Il testimone stava percorrendo via Tirino proveniente da Sambuceto intorno alle ore 21, quando all’altezza del bivio che porta verso il Palazzetto Giovanni Paolo II ha visto una station wagon scura proveniente da via San Marco travolgere un ragazzo senegalese in bicicletta: “L’automobile si è sporta troppo oltre lo stop”, ci riferisce ancora, “e ha beccato in pieno sulla ruota anteriore il ciclista che procedeva su Via Tirino. Quel povero ragazzo è volato per circa 4 metri: per fortuna che la macchina davanti a me è riuscita a frenare evitando di investirlo”.

La vittima, originario dell’Africa di circa 30anni, è rimasta stessa sulla schiena al centro della carreggiata senza dare segni di vita: ecco perché il ragazzo che ci racconta i fatti e l’automobilista che lo precedeva si sono precipitati a dargli soccorso. Almeno in un primissimo momento: “Poi abbiamo visto la station wagon fare retromarcia, ingranare la prima e iniziare a cambiare strada”, spiega ancora incredulo il soccorritore, “e ci siamo subito messi davanti alla sua macchina”. Da questa sarebbe sceso un distinto signore anziano: “Che c’è, non posso spostare la macchina?”, avrebbe risposto ai due che gli chiedevano spiegazioni.

Poco dopo, avvertiti soccorsi e forze dell’ordine, il ragazzo travolto è stato recuperato dai sanitari del 118: “I paramedici hanno detto che ha riportato le fratture di gomito e spalla, ma è stato portato via in condizioni davvero gravi”, si conclude la testimonianza dell’automobilista-soccorritore, che ha rilasciato per circa un’ora la sua deposizione agli agenti della Polizia Municipale. Saranno questi, quindi, a far chiarezza sulle responsabilità del caso.

 

Daniele Galli


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