Pescara, la battaglia persa del dragaggio: si dimettono gli armatori Grosso e Verzulli

20130206_142304Pescara. Troppo sconfortante da affrontare, e dopo un anno di battaglia per il mancato dragaggio i rappresentanti dell’Associazione armatori gettano la spugna: Mimmo Grosso e Giovanni Verzulli rassegnano le dimissioni.

Con una lettera affissa nella bacheca della sede dell’Associazione armatori Pescara, il presidente e il vice presidente dell’Associazione, Mimmo Grosso e Giovanni Verzulli, hanno annunciato di volersi dimettere dall’incarico. Entrambi dicono di voler “rinunciare con effetto immediato all’incarico ricevuto dall’Associazione” a causa della “situazione gravissima che si è creata all’interno del porto e l’incomprensibile stallo che si protrae per il dragaggio”. “Il dialogo con le istituzioni e con i soggetti incaricati del dragaggio è diventato ormai impossibile”, dicono i due armatori nella lettera che dovrà essere discusse nel corso di una assemblea pubblica. Dopo aver provato in qualsiasi modo ad aiutare gli armatori ed i lavoratori dipendenti e a rappresentarli al meglio in tutte le sedi per tutelare i loro interessi, è arrivato il momento di gettare la spugna”. I due si dicono rammaricati e si augurano che “per il porto di Pescara si annunci una sorta di miracolo. Solo questo possiamo augurarci, considerato il baratro in cui siamo piombati ormai da troppo tempo e che appare in questi giorni in tutta la sua drammaticita’ su questa vicenda”. L’epilogo negativo di una “specie di battaglia contro i mulini a vento”, concludono Grosso e Verzulli, rassegnati dopo essere rimasti “esausti e senza forze per continuare”. Ora si attende la reazione della categoria.

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