Pescara, 50 fiaccole per Giulio Regeni

Pescar. Circa 50 persone hanno preso parte, questa sera, in Piazza Muzii a Pescara, alla fiaccolata organizzata da Amnesty International, “per continuare a chiedere verità per Giulio Regeni”, a due anni esatti dal suo rapimento, culminato con la sua uccisione e con il ritrovamento del suo corpo, senza vita e recante chiari segni di tortura, il 3 febbraio del 2016.

Nel corso della manifestazione, che si è svolta in contemporanea in 80 piazze italiane, è stato letto un messaggio dei genitori di Giulio Regeni e sono stati esposti dei cartelli con l’immagine del ragazzo, e con le scritte “due anni senza Giulio” e “verità per Giulio Regeni”.

Alle 19.41 in punto, orario dell’ultimo sms inviato dal ragazzo alla fidanzata, con la scritta “esco”, i manifestanti hanno acceso le candele, in simultanea in tutte le piazze che hanno aderito alla manifestazione, osservando un minuto di raccoglimento.

“Con questa iniziativa intendiamo ricordare che a 2 anni dalla morte di Regeni – ha detto l’attivista Cecilia Blanco – non ancora abbiamo notizie certe su cosa è successo e su chi sono i colpevoli. Non vogliamo che questa vicenda diventi solo un ricordo – ha proseguito Blanco – e intendiamo mantenere alta l’attenzione”.

L’inchiesta, aperta dalla Procura di Roma, è ancora senza un colpevole e la scarsa collaborazione fornita dal governo egiziano è stata fonte di tensione tra i due Stati. “Quanto accaduto coinvolge tutti noi e anche le donne e gli uomini egiziani uccisi o costretti a scappare – ha concluso l’esponente di Amnesty International -. Chiediamo al Governo italiano di impegnarsi maggiormente presso le autorità egiziane per arrivare a scoprire cosa è successo”.

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