Rigopiano, sindaco di Penne: “Mi aspettavo più attenzione dallo Stato”

“Mi aspettavo più attenzione e più rispetto dalle istituzioni sovracomunali. Lo stesso presidente del Consiglio dei Ministri, Paolo Gentiloni, aveva promesso maggiore attenzione per la comunità pennese. Nulla però è stato fatto, aspettiamo ancora una sua visita”. Così il sindaco di Penne, Mario Semproni, in un’intervista rilasciata alla vigilia del primo anniversario della tragedia di Rigopiano.

“Questa tragedia – ha aggiunto il sindaco di Penne – ha lasciato un segno indelebile e abbraccia anche la nostra comunità che dai primi minuti dopo la tragedia, si è messa a disposizione con ogni mezzo al fianco dei soccorritori impegnati nel resort distrutto dalla valanga”.

“Penne – ha riferito Semproni nell’intervista – è fuori dal cratere sismico, abbiamo case crollate e ogni giorno firmo sgomberi per i palazzi inagibili dopo quel tragico 18 gennaio 2017; hanno declassato l’ospedale San Massimo, peraltro l’unico dell’area vestina, mentre il tessuto produttivo e turistico è stato compromesso. Perfino le strutture occupate dal campo base allestito nel palazzetto dello sport per i soccorsi di Rigopiano sono rimasti così come un anno fa perché lo Stato non ci ha aiutato e noi non abbiamo i soldi per ripristinare le infrastrutture”.

E in vista della commemorazione, il sindaco di Penne ha inviato una lettera al presidente del Comitato delle vittime dell’Hotel di Rigopiano, Gianluca Tanda, per esprimere vicinanza e partecipazione a nome della città. “Coraggio, non mollate”, ha scritto il sindaco di Penne.

Il Comune ha inoltre autorizzato la piantumazione di 29 alberi nell’area del palazzetto dello sport di contrada Campetto per ricordare ognuna delle 29 vittime.

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