Pescara, abbandono rifiuti: nuova denuncia di Attiva

Guglielmo_LancasteriPescara. Una denuncia querela con istanza di punizione per tutti i reati che si dovessero ravvisare è stata depositata oggi  dall’amministratore unico dell’Attiva Spa, Guglielmo Lancasteri, presso la Procura della Repubblica  di Pescara.

Oggetto della denuncia gli esiti degli appostamenti che l’agenzia investigativa “La Pantera” incaricata da Attiva ha condotto nei mesi di dicembre 2012 e a gennaio 2013.

La vigilanza è stata operativa in due punti critici, Via dell’Emigrante (zona antistante la Chiesa di Gesù Bambino)  e Via Sandro Pertini e, nel giro di pochi giorni, sono stati filmati e fotografati un totale di 15 violazioni – tra amministrative e penali – commesse da cittadini ma anche da imprese.

Nella denuncia, unitamente ai filmati e alle foto, sono riportati giorno, ora, targa dei veicoli e intestatari e poi la descrizione minuziosa dell’infrazione commessa rispetto alla normativa, alle ordinanze sindacali e al  regolamento comunale per la gestione dei rifiuti.

Il rispetto dell’orario di conferimento è un optional nella maggior parte dei casi segnalati, residui e sfalci di piante vengono abbandonati nei cassonetti dell’indifferenziato se non addirittura in terra e poi rifiuti ingombranti nei contenitori del residuo secco oppure rifiuti non differenziati abbandonati nei pressi dei cassonetti stradali. Sono state individuate anche imprese che si disfacevano di scarti edili (come imballaggi, reti da cantiere, polistirolo, tubi in plastica, macerie e calcinacci in gran quantità e grondaie in plastica) in dispregio delle norme, anche penali, sul corretto smaltimento dei rifiuti speciali.

“I conferimenti segnalati dal nostro investigatore sono stati accertati in un arco temporale limitatissimo – sottolinea nella denuncia querela Guglielmo Lancasteri –  Considerando tempi più ampi si intuisce come i fenomeni oggetto della presente indagine abbiano portata non tollerabile. Dopo queste verifiche Attiva Spa ritiene opportuno portare i fatti alla attenzione dell’autorità, confidando che i mezzi di indagine propri della Polizia Giudiziaria possano consentire la punizione dei responsabili” .

Nella denuncia – querela Attiva Spa chiede che gli eventuali rei vengano penalmente perseguiti e si riserva di costituirsi parte civile per il risarcimento dei danni materiali subiti. I comportamenti in violazione delle regole costringono infatti la Società, a capitale pubblico, ad esborsi maggiori per assicurare controlli e prelievi ripetuti nelle stesse zone e per garantire livelli accettabili di pulizia e decoro. Costringono altresì alla distrazione di personale e mezzi da altri servizi e possono creare ingenti danni ai mezzi della raccolta rifiuti (si pensi – a titolo esemplificativo –  alle ipotesi in cui dentro i contenitori vengano conferiti inerti: gravi sono i danni che possono derivare dalla movimentazione di quei cassonetti, sia al mezzo che ai sistemi di sollevamento e compattazione che ai cassonetti stessi).

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