Pescara, i Toto difesi dall’avvocato di Andreotti: ‘Nessun favoritismo’

coppiavvocatototoPescara. Nessun favoritismo per i Toto: e l’avvocato Coppi, legale degli imprenditori implicati nel processo Housework, a sostenere nell’arringa che non ci sono prove contro gli ‘amici di lunga data’ dell’ex sindaco D’Alfonso.

Oltre un’ora di arringa difensiva tenuta questa mattina davanti ai giudici del tribunale pescarese da Franco Coppi, legale di Carlo e Alfonso Toto, imprenditori imputati nel processo sulle presunte tangenti al comune di Pescara. La ripresa del processo Housework, oggi di nuovo in aula dopo la pausa natalizia, è stata caratterizzata dal lungo intervento conclusivo dell’esperto ‘principe del foro’: Coppi, infattti, oltre ad essere docente di diritto penale alla Sapienza, nel corso della sua carriera ha difeso Giulio Andreotti, Antonio Fazio nel processo per lo scandalo di Antonveneta, due imputati nel caso di Rignano Flaminio e Sabrina Misseri. E ora è chiamato a difendere i due imprenditori Toto, considerati dallo stesso Luciano D’Alfonso, tra i prinicipali imputati, amici di famiglia di lunga data. L’avvocato, facendo particolre leva su considerazioni di carattere giuridico e amministrativ, ha sostenuto che non ci sono elementi per provare favoritismi nei confronti dei Toto nella vicenda dell’appalto riguardante l’area di risulta. Il legale dei Toto attraverso l’esame analitico dei fatti ha inoltre detto che non si configura il reato di turbativa d’asta, anche alla luce della nuova normativa approvata nell’agosto del 2010. Sempre per il professor Coppi, anche sulla base della norma approvata nel novembre 2012 che punisce il semplice fatto di donare qualcosa ad un pubblico ufficiale, non si configura neanche il reato di corruzione.

Impostazioni privacy