Rigopiano, Di Tommaso ha assolto agli obblighi di legge

L’amministratore unico della società Gran Sasso Resort & Spa Srl che gestiva l’hotel Rigopiano, Bruno Di Tommaso, è stato contestato perchè nel Piano valutazione rischi, non aveva previsto la valanga.

“Nell’ambito delle sue competenze, per quella che è la nostra ricostruzione, ha assolto agli obblighi di legge. D’altronde non c’è alcuna contestazione di legge speciale, ma solo di una legge di natura generale e a nostro giudizio non era di sua competenza inserire nel Piano la previsione del rischio valanghe”, ha spiegato il suo legale Sergio Della Rocca al termine dell’interrogatorio del suo assistito da parte del procuratore capo di Pescara Massimiliano Serpi e del sostituto Andrea Papalia.

Di Tommaso, insieme ad Andrea Marrone, consulente incaricato da Di Tommaso per adempiere alle prescrizioni in materia di prevenzione infortuni, è indagato per omicidio colposo, lesioni colpose e rimozione od omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro.

Loro, secondo la procura, avrebbero “omesso di valutare il rischio valanghe nonchè quello di isolamento per ingombro neve sulla strada di accesso e di connesso rischio infortunio malore di ospiti e dipendenti della struttura alberghiera”.

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