Pescara, chiusi luce e gas: la piscina provinciale rischia il ‘collasso’

piscinaPescara. Oltre al “danno sociale”, la chiusura della piscina provinciale rischia di danneggiare lo stesso impianto natatorio di via Einaudi. Tolta la luce e il gas, dopo lo “sfratto” dell’associazione sportiva Orione, vasca e filtri rischiano di collassare”.

Giovedì pomeriggio il taglio alla rete del gas. I membri dell’associazione sportiva Orione, gestori della piscina provinciale “sfrattati” perché ritenuti inadempienti, hanno comunque continuato la loro occupazione, in attesa che la Provincia accetti di compensare debiti e crediti tra le parti e che intervengano prefettura e Tar, entrambi appellati dal presidente Matteo Iacono. La chiusura è stata disposta il 12 dicembre per motivi di sicurezza, dopo la denuncia del 5 dicembre da parte della stessa associazione e della preside dell’Iis Volta per il distacco di numerose piastrelle dal fondo della vasca, motivo del ferimento di uno studente avvenuto a metà ottobre scorso. Con il contratto ritenuto sciolto dalla Provincia, e con Iacono e i suoi contestatori a presidiare notte e giorno la piscina, 3 giorni fa è stata chiusa la fornitura di gas che riscalda locali e vasca: “Ma se l’acqua si raffredda”, allerta Iacono, “la colla si ritira e si staccano tutte le mattonelle, la vasca così collassa”.

Se lo scopo dell’ente provinciale, dunque, è quello di preservare il centro sportivo di via Einaudi, chiedendo con le buone e con le cattive all’Orione di sloggiare, chiudere il gas risulterebbe un auto goal. Paradosso del caso è quello avvenuto stanotte, quando intorno alle 4:30 è stata interrotta anche la rete elettrica: se nell’impianto non ci fossero stati gli occupanti dell’Orione, un primo danno da quasi 3mila euro si sarebbe già registrato. Adiacente alla vasca c’è, infatti, il locale che ospita tre filtri da 900 euro l’uno, indispensabili a preservare le condizioni igieniche della piscina. Nello stesso deposito c’è un pozzetto che raccoglie le acque filtrate e quelle che trasudano dal sottosuolo interno ed esterno alla vasca: il livello dell’acqua del pozzo è tenuto sotto controllo da una pompa, pronta a far scaricare l’acqua in eccesso.

Senza elettricità, ovviamente, la pompa non funziona, e questa mattina solo il pronto intervento dei tecnici sportivi ha impedito che l’allagamento mandasse in corto circuito l’impianto elettrico dei filtri. “Abbiamo impedito che si bruciassero le pompe dei filtri tirando fuori l’acqua con secchi e stracci”, racconta Franca Del Coco, “ma c’era la luce del giorno, in poche ore l’allagamento si ripeterà, e al buio come facciamo?”. La donna, che fa parte dello staff dell’Orione, ha avvisato già in mattinata la Provincia: “Sono loro i proprietari della piscina e delle strutture tecnologiche”, rimarca, “ma al telefono non ci ha risposto nessuno”. Una comunicazione ufficiale è stata, quindi, inviata dall’avvocato Raffaele Chirico all’ente provinciale: “Abbiamo chiesto l’immediato ripristino del gas e della luce”, riferisce il rappresentante legale dell’associazione, “declinando ogni responsabilità per eventuali danni causati da tale situazione”.

 

Daniele Galli


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