Pescara, cantiere infinito in via di Sotto: residenti in ostaggio da 9 mesi-FOTO

viadiSottocantierePescara. Novanta giorni di cantiere che diventano 9 mesi: i residenti di via di Sotto in ‘ostaggio’ da aprile dei lavori per il rifacimento di fogne e marciapiedi. Ma gli interventi risolutivi non sembrano mai arrivare.

Il cartello che ufficializza il cantiere del comune per la “valorizzazione urbana e realizzazione collettore acque piovane” di via di Sotto riporta la data di inizio lavori: 14 aprile 2012. Solo 90 i giorni previsti dal progetto per terminare il rifacimenti di asfalto, marciapiedi e fognature sottostanti il tratto che per 300 metri, dalla farmacia Massari fino alla rotatoria che incrocia strada Pandolfi, si arrampica sul colle: invece, dopo 9 mesi, il cantiere tiene ancora in ostaggio chi abita in una zona ad altro traffico e a scarsa disponibilità di parcheggi.

Una lunga transennatura, infatti, impedisce l’uso dei marciapiedi e riduce al senso alternato la circolazione di automobili e autobus, già compromessa di per sé. Quel che è peggio è l’odore nauseabondo che risale dagli scavi, faticosamente, iniziati e poi interrotti.

A metà aprile la rimozione dei vecchi marciapiedi, sotto i quali passa la vecchia conduttura delle acque piovane: “A giugno però hanno fermato il cantiere”, racconta Eugenia Marino, “e per alcune settimane hanno lasciato tutto transennato”. Facilmente intuibili i disagi per i pedoni, che dopo giorni di esasperazione hanno spostato le recinzioni sulle macerie dei marciapiedi, evitando di dover camminare in mezzo alla carreggiata, occupata dalle automobili che venivano lasciate in sosta a bordo del cantiere fermo.

Poi il ritorno di ruspe e operai, che avrebbero dovuto terminare l’opera a metà luglio, invece per tutta l’estate la polvere smossa e lo smog, che aumentava con il passaggio veicolare ridotto a metà, entravano direttamente nelle case dalle finestre aperte. “Il cantiere è attivo dalle sei di mattina alle sette di sera”, racconta ancora la giovane residente di via di Sotto, “per uscire di casa ci vuole tantissimo tempo, va bene sopportare il caos per 3 mesi, ma 9 sono troppi”. Non si vede, inoltre, la fine del ‘travaglio’. “Di mattina rompono la strada”, descrive la ragazza, “e di notte ricoprono lo stesso scavo. Quest’estate siamo rimasti senz’acqua perché hanno scambiato una conduttura per la fogna e l’hanno rotta”. Un disagio condiviso anche dai commercianti, che perdono clienti a causa della mancanza dei parcheggi, e che potrebbe facilmente tramutarsi in tragedia. Alle mamme con i passeggini e ad anziani e disabili in carrozzina resta solo da affrontare la pericolosa gimcana tra buche, transenne e auto che circolano per poter percorrere via di Sotto.

Una raccolta di centinaia di firme è stata accolta dai consiglieri comunali Pd D’Angelo, Marchegiani e  Balducci, che presenteranno un’interrogazione al sindaco Mascia e agli assessori Del Trecco (Lavori pubblici) e Fiorilli (Mobilità): “Esigiamo”, dicono, “che venga fatta luce sul motivo per cui è ormai uso comune in città protrarre i lavori ben oltre i termini stabiliti, senza un controllo che induca la ditta appaltatrice a rispettare i termini degli accordi firmati”.

Un’opera necessaria, senza dubbio, a risolvere il problema degli allagamenti che affligge i colli ad ogni acquazzone. Una soluzione, però, che tarda ad arrivare, e finora ha portato con se solo 9 mesi di tribolazione. “A quando il parto?”, si chiede tutto il quartiere.

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Daniele Galli


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