Alanno: Kimberly Clark in sciopero, paura per la cessione

kimberly2Alanno. I dipendenti della Kimberly Clark, a rischio licenziamento dopo l’annuncio dell’azienda di voler vendere lo stabilimento, oggi in sciopero davanti ai cancelli. Una delegazione sindacale ha incontrato il presidente della Provincia: il primo passo verso una mobilitazione più ampia.

Si sono schierati davanti ai cancelli, i circa 180 dipendenti della Kimberly Clark di Alanno. I dipendenti della fabbrica di tovaglioli e fazzoletti sono in mobilitazione dopo l’annuncio della multinazionale di voler vendere, o peggio chiudere, lo stabilimento della Val Pescara, per concentrare la produzione nello stabilimento piemontese di Romagnano, ritenuto meno dispendioso e più redditizio.

La cessione, però, che dovrebbe avvenire entro tre mesi, non ha ancora un acquirente identificato, mentre i rappresentanti sindacali chiedono ai vertici aziendali una maggior chiarezza e, per rispetto della continuità lavorativa, di vendere gli impianti ad un’azienda che garantisca l’impiego delle stesse maestranze. Lo sciopero, e la convocazione da parte del sindaco De Melis di un consiglio comunale aperto alla cittadinanza, sono i primi passi di una mobilitazione che mira ad allargarsi su più ampia scala. Già stamattina, infatti, una delegazione di lavoratori e rappresentanti sindacali hanno incontrato il presidente della Provincia Guerino Testa nella sede pescarese di Palazzo dei Marmi, insieme ai consiglieri Sergio Fioriti e Gianni Teodoro per discutere della delicata vertenza e illustrare tutti i timori derivanti. Testa e i due consiglieri hanno annunciato che si faranno promotori di un tavolo di confronto, da convocare a breve, a cui saranno chiamati a partecipare, oltre alla Provincia, il Comune di Alanno, la Regione – con gli assessori Castiglione e Gatti – e Confindustria.

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