Pescara, nessuna ripetizione dei controlli sulle antenne di San Silvestro

SanSilvestro_antennePescara. Nessuna ripetizione dei rilevamenti sull’elettromagnetismo: la commissione Sanità della Regione, in visita oggi sul colle di San Silvestro, boccia la proposta delle emittenti radio-tv. I consiglieri concordi con il sindaco: antenne spente entro il 30 novembre.

È stata il presidente Nicoletta Verì, oggi in visita con la commissione Sanità della Regione Abruzzo, ad ufficializzare dinanzi alla cittadinanza che a San Silvestro non saranno ripetute nuove analisi per le emissioni elettromagnetiche, come invece era stato richiesto dai titolari delle emittenti radiotelevisive. Con lei, riuniti nella locale scuola materna ed elementare, i consiglieri regionali Petri, Sclocco, Caramanico, Nasuti, Iampieri, Menna, Paolini, Prospero, Saia, Sospiri e Sulpizio, che hanno concordato con il sindaco Albore Mascia sul fatto che entro il 30 novembre il tavolo tecnico Regione-comune-emittenti dovrà stabilire dove delocalizzare i ripetitori. “Oltre quella data”, ha precisato il primo cittadino, che ha già firmato 59 ordinanze per lo spegnimento delle antenne, che dal 2005 mancano dell’autorizzazione comunale a trasmettere, “o verranno spente o la situazione passerà in mano alla magistratura”. Intenzioni che il gruppo regionale metterà per iscritto nel corso della riunione che la commissione terrà martedì prossimo, per rendere ufficiali le proprie proposte e iniziative tese ad accelerare l’iter per la delocalizzazione degli impianti radiotelevisivi dal colle.  Sul piano economico si concentra l’ultima richiesta di Albore Mascia, dinanzi ad una delocalizzazione che costa 5 milioni: “Chiedo alla Regione che possa prevedere sul proprio bilancio uno start up per agevolare e sostenere la delocalizzazione delle antenne. E poi mi aspetto”, ha concluso il sindaco, “anche un intervento della Magistratura: se c’è una norma, il Piano Nazionale delle Frequenze, che dice che le antenne non possono stare a San Silvestro, si ipotizzerà una forma di infrazione, un’omissione, un’inosservanza, che solo la Magistratura può ora sanzionare. Ormai il più è fatto, manca solo un ultimo passo per raggiungere il traguardo”.

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