Pescara, contro-blitz degli sfrattati: 5 occupazioni abusive. La disperazione dei residenti: di nuovo in ostaggio

viacadutiperservizioPescara. Gli abusivi sfrattati dalle case Ater tornano ad occupare gli appartamenti popolari. La disperazione dei residenti: “Di nuovo ostaggi dei soprusi dei pregiudicati”. Forze dell’ordine impotenti dinanzi alla presenza dei bambini. Codici: “Si poteva fare lo sfratto coatto”.

Dopo i blitz delle forze di polizia, che negli ultimi mesi hanno portato agli sfratti di numerose famiglie abusive dagli appartamenti popolari di ogni zona della città, il week end appena concluso ha visto i ‘contro-blitz’ con i quali cinque di queste famiglie sono tornate ad occupare abusivamente gli appartamenti di Ater e comune.

Cinque invasioni scattate contemporaneamente poco prima delle 22:00 di sabato, in via Caduti per Servizio e in via Rigopiano. Veri e propri blitz che alla polizia municipale sono parsi “concordati e coordinati”, riferisce il presidente della commissione consiliare Sicurezza Armando Foschi, stante alla perfetta simultaneità e contemporaneità delle occupazioni. A dare l’allarme sono stati gli altri inquilini delle palazzine interessate, ma nonostante la tempestività degli interventi, solo in un caso è stato possibile mettere nuovamente alla porta gli occupanti e murare l’ingresso.

Il primo allarme è scattato al civico 88/1 di via Rigopiano, dove alcuni inquilini hanno segnalato dei rumori provenire dall’appartamento al secondo piano liberato nei giorni scorsi: vigili, poliziotti e operai dell’Ater hanno trovato moglie e marito che, dopo aver sfondato il muro di forati frapposto sulla soglia d’ingresso, si stavano sistemando all’interno dell’alloggio con le proprie suppellettili. La famiglia è stata subito invitata a uscire, è stata identificata per la relativa denuncia penale e ovviamente ha perso ogni diritto alla futura assegnazione di un alloggio popolare. Ma mentre gli operai dell’Ater stavano rialzando il muro è arrivata la seconda chiamata, da via Caduti per Servizio, al civico 47, al primo piano, dove una donna, Anna Bevilacqua, al nono mese di gravidanza, sfrattata dal suo alloggio in quanto occupante abusiva pochi giorni fa, aveva nuovamente fatto irruzione nella la casa, sistemandosi tra i suoi vecchi mobili che ancora non erano stati portati via, con i tre figli, il più grande dei quali di appena 9 anni. “Non essendoci un problema di disagio abitativo”, spiega Foschi, “e considerando la presenza dei tre minori, non è stato possibile effettuare lo sgombero dell’appartamento di notte, ma ovviamente l’Ater già da lunedì inoltrerà la relativa denuncia, peraltro per un caso di recidiva, e avvierà le pratiche per lo sfratto immediato da eseguire entro pochi giorni”. E mentre le Forze dell’Ordine erano ancora impegnate a Fontanelle, sono arrivate decine di telefonate per altre tre occupazioni abusive, tutte in una palazzina di via Rigopiano, al civico 88/8, da parte di due famiglie rom e una famiglia di origine rumena, in tutti i casi con minori al seguito. Stessa storia: ora tarda e bambini piccoli, scusanti ben studiate e utilizzate per evitare lo sfratto immediato. “Purtroppo”, commenta ancora Foschi, “lasciare libero e vuoto un alloggio popolare anche per un solo giorno, espone automaticamente gli enti al rischio di una sua nuova occupazione abusiva”.

I RESIDENTI DISPERATI: DI NUOVO IN OSTAGGIO

  Episodi che hanno gettato i residenti regolari nuovamente nella disperazione: dopo un decennio passati a convivere porta a porta con chi occupa abusivamente e delinque negli appartamenti popolari, i cittadini di via Caduti per Servizio aveva finalmente gioito per il successo delle operazioni di sfratto. Poche ore dopo il ‘contro-blitz’, lo sconforto è tornato sovrano. Lo riferisce Domenico Pettinari, segretario provinciale dell’associazione Codici, che ha ricevuto per telefono varie richieste di aiuto dai residenti. Come quella di una donna, che in lacrime ha raccontato: “Ci avevano promesso di non far rientrare più gli sfrattati, dopo dieci anni per la prima volta avevamo scoperto come si vive in un condominio civile senza occupanti pluripregiudicati, ed oggi siamo a punto daccapo , sono rientrati e già siamo ostaggio dei loro soprusi e delle loro attività illecite”. Uno sconforto reso più grande dalle scene alle quali queste persone hanno assistito: “Mentre stavano occupando abbiamo chiamato la polizia”, racconta ancora la donna, “sono venuti i carabinieri ma non li hanno cacciati, stanno ancora dentro, nessuno li caccia”. Quindi l’intervento del segretario di Codici: “Ho subito contattato i vertici delle forze dell’ordine e il direttore dell’Ater, proprietario dell’immobile”, spiega ancora Pettinari, “dopo alcuni rimbalzi di responsabilità è venuta a galla che l’Ater avrebbe mandato immediatamente gli operai con l’ordine di murare l’appartamento occupato abusivamente ma le forze dell’ordine presenti sul posto pur procedendo a segnalazione degli occupanti non hanno ritenuto di disporre l’allontanamento forzoso degli occupanti pluripregiudicati”. Il rischio, ora, è che si debba procedere daccapo alla lunga procedura di sfratto: un iter che può durare anche anni, tra querele da formalizzare e decreti di sequestro che devono partire dalla procura:  “Un’emissione che costa 5mila euro”, sostiene Pettinari, “tanto costa sfrattare una famiglia e l’esperienza ci insegna che possono passare anche 7 anni”. “Perché questa volta, come tante altre volte”, si chiede al contrario l’esponente di Codici, “essendo giunti sul posto ed essendovi la flagranza del reato, le forze di polizia non hanno allontanato coattivamente gli occupanti pur sapendo che persa l’occasione dell’allontanamento in flagranza di reato bisognava sottostare ad una procedura lunghissima per poterli allontanare in seguito?”.

SESTA OCCUPAZIONE: SFRATTATI DAI RESIDENTI. Una sesta intrusione è stata denunciata, all’alba, dai residenti del civico 88/2 di via Rigopiano. Una coppia di rumeni è, nella notte, ha abbattuto il muro di forati che copriva l’ingresso di un appartamento che peraltro era stato dichiarato inagibile dalla Polizia municipale un anno fa in seguito a un incendio che aveva carbonizzato il solaio. I due hanno trascorso la notte nell’alloggio dell’Ater, sino a quando, all’alba, altri inquilini dello stabile si sono accorti dell’occupazione abusiva e hanno allertato le forze dell’ordine e i vigili del fuoco. Nel frattempo gli stessi cittadini sul piede di guerra hanno risvegliato i due occupanti sino a spingerli a lasciare l’alloggio: quando i vigili urbani e i pompieri sono arrivati sul posto, li hanno trovati sul pianerottolo. Per entrambi è scattata la denuncia penale, mentre i vigili del fuoco hanno confermato l’inagibilità dell’alloggio che è stato nuovamente murato dagli operai dell’Ater.

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