Pescara, ciclabile via Muzii: “Assicura sicurezza”

Il presidente della Fiab Pescara – Federazione Italiana Amici della Bicicletta, Laura Di Russo, interviene sulla polemica nata circa la realizzazione della pista ciclabile in via Muzii a Pescara. Progetto da qualcuno considerato “costoso e dannoso“.

“Quei 230 metri renderanno liberi e sicuri anche i bambini”, ha esordito la Di Russo che, nell’intervento, si sofferma su quanto la nuova mobilità su due ruote, stia prendendo sempre più spazio nel mondo con benefici economici ma
“stranamente, dalle nostre parti, continua a suscitare polemiche pretestuose. Quando ci si avvia a risolvere uno dei tanti problemi, una parte di cittadini e commercianti che vivono sulla strada in cui è prevista la pista ciclabile si ribella. Il motivo? Eliminazione di parcheggi”.

“Nel caso di via Leopoldo Muzii i posti auto sacrificati sono 15, che arrivano a 30 se si contano anche quelli abusivi. E libererebbero uno spazio che tornerebbe ad essere di tutti e non solo dei proprietari delle auto in sosta perenne.
Liberare lo spazio. E’ anche questo l’obiettivo di una città più ciclabile, e, conseguentemente, più ordinata, meno inquinata, più sicura”, aggiunge la presidente di Fiab Pescara.

“Per quindici e poco più posti auto, invece, si vuole impedire la realizzazione di una pista che collega la strada parco a via Regina Margherita, cioè Montesilvano e Pescara nord al centro, fino al cuore di Pescara”.

Pescarabici Fiab non solo trova “anacronistica e grottesca la motivazione dei residenti e dei commercianti”, ma si pone un interrogativo più generale: “Come può l’egoismo di alcuni mettere a rischio la sicurezza di tanti?”

“Alcuni personaggi politici hanno definito l’opera inutile (forse loro non vanno in bicicletta e dunque per loro è “inutile”) costosa (costa quanto 10 metri di strada normale) e …dannosa!!!!…. Dannoso sarebbe non farla, perché questo è un tassello indispensabile di un sistema che, seppure lentamente, comincia a prendere corpo. Quel breve tassello sarà cruciale per ridurre il fabbisogno di posti auto, perché più cittadini saranno liberi di scegliere la bicicletta per spostarsi in città. Pescara merita molto di più in tema di ciclabilità: ogni giorno migliaia di pescaresi vanno a lavorare in bicicletta. Bisogna farsene una ragione: c’è bisogno di una nuova narrazione. Una narrazione che a Pescara ha un suo nuovo, piccolo ma significativo capitolo”, ha concluso Laura Di Russo.

 

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