Anpi Pescara ricorda i tre martiri di Tocco da Casauria

“Dopo la morte dei due carabinieri Luigi Barra (24/10/1943) e Carmine Vaccaro (2/11/1943), la falce della morte tornò ad abbattersi su Tocco da Casauria, questa volta colpendo tre uomini lì nati e lì vissuti: il 12 novembre 1943, infatti, persero la vita sotto il piombo tedesco Loreto Pinti, che avrebbe compiuto sessant’anni il 14 gennaio successivo, il trentottenne Francesco Salce e Donato Smarrelli, che di anni ne aveva quasi 40 (anch’egli li avrebbe compiuti a gennaio, il 17 per la precisione)”, racconta in una nota ANPI Pescara.

“L’avvicinarsi del fronte e la zona strategica nella quale insiste il paese di Tocco, causarono un controllo del territorio sempre più stretto e, come accadeva ovunque, una ricerca sempre più frequente di uomini da condurre ai lavori nelle zone immediatamente a ridosso della linea di fuoco”.

“Memori del rastrellamento dell’ottobre precedente, i toccolani si organizzarono per sfuggire ai tedeschi finanche con sentinelle e con codici di comunicazione; ma la loro abilità nel sottrarsi alla cattura provocò la reazione dei militari tedeschi, che il 10 novembre, trovando il paese deserto, si diressero verso le pendici del vicino rilievo montuoso in cerca dei fuggiaschi, per rientrare in paese la sera trasportando dei corpi, adagiati su alcune barelle, nell’edificio scolastico adibito ad ospedale”.

I nomi di Loreto Pinti, Francesco Salce e Donato Smarrelli sono inseriti nel monumento ai caduti eretto dal Comune nel 1960, nella lapide dedicata ai militari e ai civili morti a causa della Seconda guerra mondiale.

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