Montesilvano, intimidazione contro Di Sante: svastiche sotto casa del segretario di Rifondazione-FOTO

svastiche_disanteMontesilvano. Svastiche, croci celtiche, scritte inneggianti a Hitler e contro lo Stato e la polizia. Vandali di evidente matrice neonazista hanno marchiato, nella notte, vari muri della città. Bersagliata anche la casa del segretario provinciale di Rifondazione comunista.

Non esattamente una novità, scritte e simboli neonazisti sono stati lasciati nella notte sui muri di alcune strade della città. Vandali che si firmano come Working class skinhead hanno lasciato le loro svastiche nei pressi della strada parco, a Montesilvano rinominata via della Liberazione, denominazione non proprio gradita a chi inneggia ad Adolf Hitler. Scritte come ‘No reds’, cioè no rossi, quindi comunisti, o anche “Piombo sullo stato” e “Acab”, la sigla inglese per “Tutti i poliziotti sono bastardi” e “Nazi revolution”, corredati dai simboli delle SS, hanno marchiato anche traverse come via Bocca di valle. Croci celtiche e uncinate, come quella verniciata nei pressi dell’abitazione di Corrado Di Sante, e qui sorge la novità che se non è riscontrabile con una pura coincidenza potrebbe portare a pensare all’apertura di uno scontro tra ‘rossi e neri’.

Di Sante, infatti, è il segretario provinciale di Rifondazione comunista, nonché candidato sindaco alle ultime elezioni amministrative. Al caso non crede la federazione pescarese di Rifondazione, che attribuisce il gesto a “un gruppo di estremisti di destra che si sono lì fermati intenzionalmente per lasciare un segno chiaramente intimidatorio”. Per Michele Castellano, segretario del circolo di Rifondazione Comunista di Montesilvano, “la città non può tollerare svastiche e intimidazioni”. Ma ancor prima che in municipio giungesse il suo appello, è arrivata la reazione del sindaco Attilio Di Mattia: “Ho immediatamente incaricato gli uffici del Comune di andare a coprire le vergognose svastiche che hanno imbrattato la nostra città e di andare anche in prossimità dell’abitazione di Corrado Di Sante, vittima di questa deprecabile azione. Esprimo la mia vicinanza istituzionale ed affettiva a Corrado e condanno senza mezzi termini gli autori del gesto che non appartiene minimamente alla cultura dei montesilvanesi e della mia città che hanno nella memoria e per il futuro ben altri valori”.

Un gesto plaudito dal circolo Anpi ‘Ettore Troilo’, che unitamente esprime solidarietà a Di Sante, allo stesso modo del circolo Sel di Pescara.

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