Anche a Pescara il flash-mob di Greenpeace contro il Diesel FOTO

Pescara. Anche a Pescara, come in altre 22 città italiane, i volontari di Greenpeace hanno organizzato oggi un flash mob  per denunciare l’impatto ambientale e sanitario dei veicoli diesel sulle trade.

Ai semafori delle vie più trafficate o congestionate i volontari hanno ironicamente fatto pubblicità a un nuovo prodotto, il detersivo Diesel, “testato sui nostri polmoni, che lava più grigio di ogni altro sapone”, come recita lo slogan polemico. Hanno poi distribuito volantini e piccoli ritagli di stoffa, brandelli di tessuti stesi all’aperto per settimane e ingrigiti dallo smog, per evidenziare quanto l’aria che respiriamo nelle nostre città possa scurire anche i capi più bianchi.

Nel capoluogo adriatico i volontari dell’organizzazione ambientalista svolgeranno un’attività di sensibilizzazione in Piazza Sacro Cuore dalle 16.00 alle 18.30. Greenpeace sta in particolare puntando la sua attenzione su un inquinante specifico della mobilità a gasolio, il biossido di azoto, che secondo l’Agenzia Europea per l’Ambiente è responsabile nel nostro Paese di oltre 17 mila casi di morte prematura l’anno.

“I danni che le auto diesel arrecano all’ambiente e a tutti noi, nonché il disastro del Dieselgate, non sono certo da imputare a chi ha comprato un’auto a gasolio, ma alle aziende che hanno ingannato i consumatori e ai governi che glielo hanno consentito”, afferma Andrea Boraschi, responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace Italia.

“Se quei veicoli avessero avuto problemi all’impianto frenante, all’airbag o cose simili sarebbero stati immediatamente richiamati dalle aziende per verifiche, controlli o sostituzioni. Invece hanno solo il “piccolo difetto” di emettere fino a 14 volte i valori dichiarati di un gas cancerogeno. E sono ancora sulle nostre strade, senza che nessuno prenda provvedimenti”, conclude Boraschi.

Nelle scorse settimane Greenpeace ha avviato una campagna per chiedere ai sindaci delle quattro città più colpite dai fumi dei diesel – Milano, Torino, Palermo e Roma – di impegnarsi per limitare progressivamente la circolazione nei loro centri urbani di questi veicoli altamente inquinanti, fino a prevederne, entro la fine del loro mandato, lo stop definitivo. Questo bando non danneggerà in alcun modo i consumatori e sarà, al contrario, a beneficio di tutti.

L’organizzazione ambientalista ha inoltre messo a disposizione di tutti un kit di mobilitazione per costruire dal basso, in ogni città, una Rete No Diesel e chiedere al proprio sindaco misure progressive di bando del diesel. A Pescara è già stata lanciata nei giorni scorsi una petizione con tali richieste. È nelle città che l’inquinamento atmosferico e il suo impatto sulla salute, specialmente quella dei nostri figli, hanno raggiunto soglie critiche che impongono azioni immediate.

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