E’ pescarese uno degli anarchici fermati per l’attentato a Roberto Adinolfi

cospitoE’ di Pescara uno dei due anarchici fermati con l’accusa di aver gambizzato il 7 maggio scorso Roberto Adinolfi, amministratore dell’Ansaldo nucleare. Si chiama Alfredo Cospito,  insurrezionalista di spicco, già coinvolto in altri attentati dinamitardi, stava per lasciare l’Italia da Torino.

Svolta nelle indagini relative all’attentato subito lo scorso 7 maggio da Roberto Adinolfi, amministratore dell’Ansaldo Nucleare, società del gruppo Finmeccanica, gambizzato a colpi di pistola sotto la sua abitazione a Genova. La Digos del capoluogo ligure ha fermato questa mattina due componenti delle frangia anarco-insurrezionalista. Uno di questi, Alfredo Cospito, è originario di Pescara. Quarantasei anni, da molto tempo residente a Torino e già ritenuto colpevole di pesanti reati di stampo terroristico. Il suo nome compare ripetutamente nei faldoni delle indagini relative agli attentati dinamitardi accaduti nel 2007 nella città della Mole, nel quartiere Crocetta. Incastrato, insieme al presunto complice Nicola Gai, dalle immagini filmate dalla telecamera di sicurezza posta dinanzi a un bar vicino al luogo dell’attentato: Cospito e Gai sono stati immortalati mentre abbandonavano lo scooter rubato utilizzato per recarsi sotto casa di Adinolfi.

Cospito, insieme alla compagna, anch’essa appartenente al Fai/Rat, la federazione anarchica informale – rivolta anonima e tremenda, è stato fermato a Torino mentre tentava di lasciare il Paese.

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