Montesilvano, il Comune dà un taglio alle partecipate

Montesilvano. Approvata in Consiglio Comunale la revisione straordinaria delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente possedute dal Comune, secondo quanto disposto dal decreto legislativo n. 175 del 19 agosto 2016.

 

«Il decreto – specifica Ottavio De Martinis, assessore alle Società Partecipate,- obbliga gli Enti ad eliminare tutte quelle partecipazioni, anche di minoranza, in società aventi per oggetto attività di produzione di beni e servizi non strettamente necessari per il perseguimento delle finalità istituzionali. Alla luce di questa disposizione, a cui già in tempi non sospetti abbiamo assolto attraverso la messa in liquidazione della Palacongressi spa, procedimento che contiamo di chiudere entro la fine dell’anno, quella della Ecoemme e del Considan, per la quale gli input dati dalla nostra Amministrazione per accelerare l’iter stanno portando dei risultati, con questa delibera abbiamo posto l’attenzione anche su altre partecipazioni».

Nello specifico il Consiglio, con 12 voti favorevoli e 4 astensioni, ha deciso di mantenere le partecipazioni in ACA spa di cui il Comune detiene il 2,90% in quanto la società non comporta oneri a carico del bilancio comunale e ha per oggetto la gestione del servizio idrico integrato che, ai sensi di legge, l’Ente non può gestire in forme alternative; Ambiente S.p.A., di cui il Comune detiene circa l’8%, in quanto la società si occupa del servizio di smaltimento rifiuti, compresa la realizzazione degli impianti e presta servizi di committenza per quanto attiene il servizio di igiene ambientale nel territorio dei Comuni soci.

L’Ente ha invece deciso di alienare le partecipazioni da Autoparco Montesilvano S.r.l., che non presenta i requisiti minimi disposti dalla legge e il Consorzio Punto Europa Teramo S.c.a.r.l., perché ritenuta non indispensabile per il perseguimento delle finalità dell’Ente.

Confermata anche l’alienazione dalla partecipazione di Pescarainnova srl già inserita nel piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente possedute, licenziato dal Comune nel 2015.

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