Pescara, i fanghi di Ortona e l’Area di risulta al Comitato VIA

Pescara. Nella prossima seduta del Comitato V.I.A. della Regione Abruzzo, in programma giovedì 5 ottobre, verranno discussi il progetto di dragaggio del Porto di Ortona, che prevede l’immersione di oltre 342mila metri cubi di fanghi in un tratto di mare tra Silvi e Pescara, e quello dell’Area di Risulta presentato dal Comune di Pescara.

Su entrambi i progetti sono state presentate numerose osservazioni che rilevano diverse criticità. “Per il dragaggio”, sottolinea il Forum H2o Abruzzo, “preoccupano le potenziali conseguenze sull’area marina protetta del Cerrano e in genere sul mare, in considerazione del fatto che l’area di immersione per stessa ammissione del proponente mostra segni di sofferenza e che i sedimenti una volta gettati in acqua possono viaggiare per chilometri interessando anche il litorale”.

“Per l’area di risulta, invece”, prosegue il forum ambientalista “è problematica la questione dell’inversione procedurale, visto che il progetto in esame non è conforme al Piano regolatore comunale vigente introducendo due nuovi palazzi. A nostro avviso appare pertanto incongruo presentare prima il progetto e poi pensare alla variante al Piano. Da sempre si fa prima il Piano regolatore e dopo si presentano i progetti, non il contrario”.

“A nostro avviso”, afferma il gruppo ecologista, “sarebbe meglio stralciare i due palazzi realizzando quanto previsto dalla pianificazione attuale, chiedendo alla Regione di modificare il Masterplan per investire maggiormente sulla riqualificazione di una delle aree urbane strategiche della regione. Inoltre anche la questione della contaminazione diffusa rilevata nell’area pone diversi dubbi e bisognerebbe approfondire con una caratterizzazione appropriata per non incorrere in problemi nella fase di esecuzione”.

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