Pescara, svolta di Forza Italia nel Piano Sociale

Tutte le attività sociali promosse dal Comune, a partire dai servizi rivolti ai minori nei Centri diurni, non potranno prevedere interventi educativi e culturali inerenti l’orientamento sessuale, oltre che politico e religioso. Tutti i progetti che saranno approvati e inseriti nel Piano Sociale dovranno essere inviati, prima dell’attuazione, all’esame della relativa Commissione consiliare e soprattutto, tra le iniziative, saranno cancellate quelle inerenti presunti ‘travestimenti’ o ‘mascheramenti’, o allusioni gender, che nulla hanno a che fare con l’educazione e il sostegno di bambini in condizioni di difficoltà materiale“.

Dopo giorni di discussione in aula, Forza Italia è riuscita a spuntarla, “fissando i primi paletti alla ‘colonizzazione’ del Settore sociale e sventando il tentativo di occupazione del Piano da parte di quelle Organizzazioni e Associazioni che, per la maggior parte, sono concretamente, formalmente, culturalmente e ideologicamente parte integrante della sinistra politica della città“.

Quel Piano dev’essere apolitico e, se non può divulgare il concetto della famiglia tradizionale, mamma, padre, figlio, perché considerato ‘troppo di destra’, allora non può neanche spingere verso il concetto delle ‘coppie di fatto’, etero od omosessuali, rispettando il privato di ciascun assistito che certamente si rivolge ai Servizi sociali per altri tipi di necessità“, ha dichiarato Vicecapogruppo di Forza Italia, Vincenzo D’Incecco.

Negli ultimi mesi una grande macchina organizzativa ha messo insieme pezzi della sinistra e ha portato in aula il documento che mette il Piano nelle mani di associazioni che forse poco hanno a che fare con il sociale, dove però ci sono bei soldini“.

Contro il Piano abbiamo presentato circa 130 emendamenti correttivi e di sostanza, puntando in particolare sulla tutela dei minori, chiedendo di stanziare fondi per promuovere, in ottemperanza a quanto previsto dalla Costituzione Italiana, il concetto della società basata sulla famiglia tradizionale. Ed è stato questo punto che ha messo in crisi lo stesso Pd“.

Dopo giorni di confronti – ha proseguito il Vicecapogruppo D’Incecco – oggi l’abbiamo spuntata, eliminando dal Piano, attraverso un emendamento, tutto ciò che contiene allusioni ideologico-sessuali“.

Complessivamente sono sette gli emendamenti proposti dal centro-destra e inseriti nella delibera del Piano sociale: oltre ai Servizi per i minori, l’aumento delle ore di assistenza per l’autismo; l’aumento dei contributi per le famiglie che aderiscono al programma dell’Affido familiare; l’individuazione in tempi certi della Casa per l’Affido familiare; la velocizzazione dei tempi per la liquidazione delle spettanze nei confronti delle famiglie che aderiscono all’Affido familiare; l’introduzione di punteggi premianti per le famiglie che risiedono a Pescara e che iscrivono i propri bambini ai nidi comunali; l’adozione di iniziative di contrasto contro l’accattonaggio minorile.

Ovviamente – ha aggiunto il Vicecapogruppo D’Incecco – si tratta di paletti che, da questo momento, ci impongono massima vigilanza su qualunque iniziativa verrà intrapresa e promossa dal Settore Servizi sociali, che abbiamo cercato di migliorare con i nostri emendamenti, conservando però un giudizio fortemente negativo sui tagli operati dalla giunta Alessandrini“.

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