Montesilvano aderisce al progetto che protegge le vittime della tratta

 “Asimmetrie 2 – Abruzzo e Molise – Azione di Sistema Integrato Multiregionale Medio Adriatico contro la Tratta e lo sfruttamento e per l’inclusione socio – lavorativa delle vittime”: è questo il progetto interregionale, presentato dalla Fondazione Caritas e dall’Associazione On The Road, che il comune di Montesilvano ha deciso di sottoscrivere per supportare le persone che hanno vissuto condizioni di sfruttamento e vogliono liberarsene completamente ricostruendo una propria autonomia.

«Sono numerose le progettualità che abbiamo attivato per contrastare un fenomeno che affligge il nostro territorio – dice il sindaco di Montesilvano, Francesco Maragno -, quello della prostituzione. La quotidiana attività di controllo da parte della Polizia Locale che nei primi sei mesi del 2017 ha elevato 24.500 euro di sanzioni, oltre a quella delle altre Forze dell’Ordine, si affianca all’azione di sensibilizzazione e di supporto concreto messa in campo dai volontari della Comunità Papa Giovanni XXIII che per il terzo anno è impegnata sul territorio nel progetto “Contro la Tratta”, volto all’emersione del fenomeno della prostituzione schiavizzante. Abbiamo sottoscritto un protocollo di intesa con l’Anaci Provincia di Pescara, l’associazione nazionale amministratori condominiali e immobiliari per promuovere insieme un processo di sensibilizzazione e partecipazione della cittadinanza, finalizzato al contrasto della prostituzione in appartamento. Ora sarà disponibile un altro strumento, grazie alla Caritas e all’associazione On The Road».

Nello specifico la progettualità, alla quale il Comune ha aderito con una delibera di Giunta, verrà applicata al sistema SPRAR (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati).

«Molto spesso», dice ancora Maragno, «come riportato da diversi studi, la prostituzione è legata al fenomeno migratorio che porta con sé uno sfruttamento del mondo femminile, oltre che nuovi fenomeni di sfruttamento sul lavoro, in casa, per strada, con il commercio di organi, la vendita di neonati, i matrimoni costruiti, che possono qualificarsi come una nuova tratta. Con il progetto si intende offrire informazione e orientamento, per implementare le azioni di prevenzione per evitare che migranti in situazione di vulnerabilità possano diventare vittime di sfruttamento. Il progetto intende promuovere l’attivazione sinergica delle reti istituzionali e della società civile dei territori, attraverso un approccio multidisciplinare e multi agenzia e vuole coinvolgere le comunità locali».

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