Pescara, anti-terrorismo: “Meno barriere, più militari”

Pescara. “Meno barriere, più militari”: mentre si consuma, complici le scritte anti-accoglienza di CasaPound, il dibattito sui muretti anti-terrorismo, arriva la richiesta per la militarizzazione della stazione centrale.

Ad avanzarla è Marco Forconi, esponente provinciale di FdI-An e titolare della libreria posta nell’atrio dello scalo ferroviario principale di Pescara: “Il sindaco di Pescara ed il Prefetto”, afferma, “anziché spendere soldi e tempo per creare barriere architettoniche dalla funzionalità pari alla raccolta dell’acqua con una scodella forata, potrebbero invece adoperarsi per rafforzare la sicurezza all’interno della Stazione Centrale attraverso l’uso di militari”.

“È vero che il degrado dentro ed immediatamente fuori la struttura è stato drasticamente ridotto”, ammette Forconi, “ciò non toglie che un eventuale attacco terroristico, anche con armi bianche, sarebbe assolutamente facile da eseguire, anche in virtù del fatto che la PolFer svolge un ottimo lavoro ma non ha il potere dell’ubiquità fra i due livelli (binari ed atrio) ed il tempo di reazione sarebbe comunque troppo lungo”.

“In ogni caso”, conclude il libraio, “una presenza più corposa di uomini in divisa potrebbe contribuire ad una quantità di identificazioni sicuramente più elevate. Da esercente di attività ubicata dentro lo scalo ferroviario, raccogliendo e sintetizzando il parere di tutti gli altri colleghi”.

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