Incendio Campo Imperatore, oltre 24 di fuoco: situazione critica

Si fa seriamente critica l’emergenza dettata dall’incendio sul Gran Sasso, divampato ieri a causa di un fuoco da campo incontrollato nella piana di Campo Imperatore.

Dopo 24 ore, il rogo da Fonte Vetica ha scavalcato la montagna spostandosi dal versante Aquilano a quello Pescarese, arrivando a Vado di Sole, a 1.600 metri di altitudine, al di sopra di Rigopiano, nel territorio comunale di Farindola.

Gravissimo il danno ambientale: il fuoco ha distrutto tutto, in una zona ricca di flora e fauna nel cuore del Parco nazionale Gran Sasso e Monti della Laga. In azione due Canadair, ma le fiamme, infatti, complici il vento ed il caldo, si stanno propagando rapidamente e si stanno avvicinando alla cima del monte Siella, punto di distacco della valanga che lo scorso 18 gennaio ha travolto e distrutto l’hotel Rigopiano.

Personale dei Vigili del Fuoco è stato trasbordato in elicottero per presidiare delle zone impervie dove neanche il Canadair ha potuto effettuare dei lanci. Il denso fumo che si alza dall’area è visibile da gran parte della provincia di Pescara.

Le fiamme, che oggi interessano la faggeta, sono ancora distanti dall’area sotto sequestro in cui sono i resti dell’hotel Rigopiano, distrutto da una valanga lo scorso 18 gennaio, provocando la morte di 29 persone.

Incendio Campo Imperatore, Comune Penne chiede aiuto a Governo e Regione

Il Comune di Penne chiede l’intervento urgente del Governo e della Regione Abruzzo “in questo momento di forte difficoltà dove l’intera area vestina, ancora una volta, sta pagando un prezzo altissimo”.

Per far fronte all’incendio che da ieri interessa la piana di Campo Imperatore, nell’Aquilano, e le faggete del versante pescarese di Vado di Sole, nel Parco nazionale del Gran Sasso-Monti della Laga, il Comune, guidato dal sindaco Mario Semproni, ha messo a disposizione uomini, mezzi e risorse della Protezione civile comunale. Il delegato e coordinatore della Protezione civile di Penne, Antonio Baldacchini, è in contatto con il sindaco di Farindola, Ilario Lacchetta, per coordinare le operazioni di spegnimento dell’incendio che, al momento sembra non arrestarsi. Allertati i vertici della riserva regionale “Lago di Penne” per agevolare i mezzi dei Vigili del Fuoco nel prelevamento dell’acqua dal bacino artificiale.

“La situazione è drammatica – osserva Baldacchini – Questo incendio rappresenta un duro colpo al nostro patrimonio ambientale; ancora una volta l’area vestina è stata fortemente danneggiata. Il fuoco da ieri minaccia anche il versante pescarese, in particolare l’area di Rigopiano, già duramente colpita dagli ultimi eventi calamitosi di gennaio”

In foto: l’incendio visto da Civitella Casanova, sul versante pescarese

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