Pescara, sgomberi case Ater: domani la Commissione Vigilanza

Pescara. Seduta in Commissione Vigilanza fissata per domani, venerdì 28 luglio, per fare chiarezza sullo sgombero delle 3 palazzine Ater in via Lago di Borgiano.

All’incontro in Commissione, presieduta da Carlo Masci, prenderanno parte gli assessori Antonella Allegrino e Antonio Blasioli; l’Ater di Pescara; la società Labortec; l’associazione Pescara mi piace, che ha chiesto la convocazione della seduta.

“L’obiettivo è capire perché la Labortec ha attribuito il rischio crollo delle abitazioni all’utilizzo di ‘cemento impoverito’, mentre la Protezione civile regionale avrebbe attribuito la causa del possibile collasso alle ultime scosse di terremoto del 2016”, illustra Armando Foschi, di Pescara mi piace.

“Una differenza sostanziale perché, nel secondo caso è previsto l’accesso all’autonoma sistemazione e ai relativi fondi nazionali, nel primo caso no”.

“Non solo: vogliamo capire da Ater e Comune perché non si procede con lo sgombero delle 100 case occupate abusivamente e che, una volta liberate, in meno di 48 ore potrebbero essere riassegnate alle famiglie aventi diritto. Di tale inerzia e ostinazione a non intervenire qualcuno dovrà chiaramente rispondere”.

“Domani avremo modo di sapere dagli assessori Allegrino e Blasioli se tutte le famiglie sono state effettivamente sistemate visto che entro il 31 luglio tutte dovrebbero lasciare le sistemazioni provvisorie concesse dal Comune dal 4 luglio scorso, ovvero alberghi e strutture d’emergenza come quella in via Valle Furci”.

“Vogliamo sapere se e quante eventualmente sono le famiglie che hanno trovato case private da affittare e se sono già stati erogati i contributi annunciati, finanche 900 euro al mese per coprire gli affitti, vogliamo sapere se sono state versate le caparre e chi le ha pagate, ma soprattutto vogliamo sapere che fine faranno quelle famiglie che alla data del 31 luglio non dovessero riuscire a trovare una nuova sistemazione definitiva”.

“All’Ater chiederemo perché a Pescara ci sono 100 alloggi disponibili, occupati abusivamente, che non vengono sgomberati e riassegnati alle famiglie aventi diritto, a partire dagli 84 nuclei rimasti incolpevolmente senza un tetto. Inoltre vogliamo sapere quanti procedimenti di decadenza sono stati firmati sino a oggi, sulla base della legge 96 del 96, per le famiglie sorprese a utilizzare gli alloggi popolari per commettere reati, come lo spaccio di droga, provvedimenti che devono essere firmati dal sindaco Alessandrini, ma sicuramente anche su segnalazione dell’Ater. E vogliamo sapere quante situazioni simili l’Ater ha segnalato dal giugno 2014 a oggi”.

“Infine vogliamo approfondire anche la perizia della Labortec che ha determinato lo sgombero dei 3 edifici: la Labortec ha infatti certificato che la pericolosità dei fabbricati deriva dall’uso di ‘cemento impoverito’ nella loro costruzione; la Protezione civile regionale ha invece smentito tale ipotesi, attribuendo il rischio crollo alle scosse di terremoto del 2016, di fatto permettendo di accedere al fondo dell’autonoma sistemazione, lo stesso utilizzato per il terremoto de L’Aquila”.

“Ma è evidente che la discordanza tra la perizia Labortec e la tesi della Protezione civile è abissale, l’una smentisce di fatto l’altra e allora vogliamo capire dai tecnici come sia possibile una simile differenza di analisi, chiedendo all’assessore delegato Blasioli anche di ufficializzare quando la Protezione civile regionale ha ripetuto la perizia sui fabbricati e con quali strumenti”.

“Alla Commissione auspichiamo che domani sia presente anche una delegazione dei cittadini di via Lago di Borgiano vittime della vicenda”.

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