Montesilvano, Cgil: “Polizia municipale, pochi agenti e scarse dotazioni”

Montesilvano. Tagli al personale e dotazioni inadeguate: la Cgil attacca l’amministrazione Maragno per la situazione della Polizia municipale.

“La costante e progressiva riduzione degli organici (in quindici anni si è passati da 44 agenti – 55 nel periodo estivo- ai 28 attuali) accompagnata dalla crescita demografica della città e dal costante aumento delle funzioni (soprattutto nell’ambito della sicurezza pubblica) sta determinando il collasso della capacità operativa del corpo di Polizia Municipale. Gli agenti si trovano sottoposti a richieste di intervento e carichi di responsabilità cui non possono far fronte per mancanza di risorse e di strumenti, con conseguenti rischi personali (visto il tipo di servizio) e per la cittadinanza (non riuscendo a svolgere tutte le attività necessarie)”: questo uno dei punti fondamentali della critica mossa dalla Cgil Fp all’amministrazione comunale.

“Abbiamo chiesto”, spiegano i rappresentanti sindacali  Stefano Di Domizio e Giancarlo Catorani, “di avviare corsi di aggiornamento e formazione adeguati ad affrontare le novità introdotte dalla legge (una per tutti, si pensi all’introduzione dell’omicidio stradale ed alle conseguenti procedure da svolgere in questi casi tragici e complessi); sul piano delle dotazioni abbiamo chiesto l’acquisto di giubbini antiproiettile e indumenti antitaglio per gli interventi più a rischio delle squadre operative; sul piano organizzativo abbiamo chiesto di interrompere lo svolgimento di cortei funebri necessitanti della scorta da parte degli agenti di P.M. per la gestione della viabilità pubblica, per consentire agli stessi agenti di svolgere attività ben più pressanti (e si consideri che attualmente si dispone di una sola pattuglia di servizio al mattino e di una al pomeriggio, che in caso di accompagnamento del funerale non può far altro)”.

“A mesi di distanza dall’inoltro delle richieste e nonostante le rassicurazioni informali ricevute da Amministratori e tecnici”, spiegano i sindacalisti, “ad oggi nulla si è fatto nella direzione proposta, mentre si continua a dare priorità a situazioni (come quella del semaforo di via Adige) che, a parere di chi scrive, non rappresenta una priorità per la sicurezza dei cittadini e impegna importanti di risorse di uomini e mezzi. Nel frattempo la situazione è peggiorata al punto che alcuni operatori sono costretti a portare il computer da casa per lavorare e si usa la carta copiativa perché si è rotta la fotocopiatrice in dotazione al comando e non viene riparata. Le ragioni sopra sommariamente descritte delineano un quadro insostenibile e pericoloso per i lavoratori e i cittadini. Per questo si valuteranno, insieme al personale, le necessarie iniziative sindacali da intraprendere per riportare al centro dell’attenzione i problemi più gravi e trovare una soluzione che garantisca i lavoratori e i cittadini”.

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