Made in Italy: anche la Provincia di Pescara contro il CETA

Pescara. La Provincia di Pescara condivide i contenuti e le motivazioni della protesta della Coldiretti per  un’Europa libera dal CETA (Accordo economico e commerciale globale tra Unione Europea e Canada).

Il Presidente,  Antonio Di Marco, ha firmato un decreto con il quale approva l’ordine del giorno presentato dalla Federazione Provinciale Coldiretti di Pescara, ritenendolo ampiamente condivisibile, anche perché finalizzato a tutelare gli interessi dei cittadini e delle imprese agricole in provincia.

“Il CETA – si legge nell’ordine del giorno di Coldiretti –  per la prima volta nella storia dell’Unione europea accorda a livello internazionale, esplicitamente, il via libera alle imitazioni dei prodotti italiani più tipici”,  e “spalanca le porte all’invasione di grano duro e a ingenti quantitativi di carne a dazio zero”.

“Il CETA – afferma la Coldiretti – conduce ad un sistema di competizione selvaggia e senza limiti… danneggiando  gravemente il Made in Italy. Con riferimento al settore agricolo, il Canada eliminerà di dazi per il 90% dei prodotti agricoli, attivando scarsi standard di qualità e sicurezza, a fronte della mancanza di un sistema di regole che tutelino i consumatori e assicurino trasparenza sull’origine delle materie prima”.

“ In pratica – spiega Di Marco – le nostre specialità nazionali e locali più prestigiose e conosciute nel mondo, dai formaggi alla pasta e ai salumi, saranno realizzate in Canada, e, con la ratifica del trattato, il Paese nord americano  sarebbe autorizzato a produrre e vendere ai consumatori di tutto il mondo, consentendo la volgarizzazione del prodotto e perfino l’uso degli stessi nomi, accompagnati dal sostantivo “tipo” , “stile”, “genere”: una semplificazione delle regole di protezione della qualità che danneggerebbe molto pesantemente anche le produzioni regionali e della nostra provincia”..

Mentre proprio domani, 5 luglio, gli agricoltori italiani parteciperanno a una manifestazione di protesta  “per fermare il trattato di libero scambio con il Canada ,alla quale parteciperanno anche altre organizzazioni, quali Cgil, Arci, , Movimento Consumatori, Legambiente, Greenpeace, Slow Food International, Federconsumatori, Acli Terra e Fair Watch, la Provincia di Pescara appoggerà la protesta impegnandosi ad intraprendere iniziative per “sollecitare il parlamento ed il Governo ad impedire l’entrata in vigore nel nostro Paese del trattato CETA, adottando ogni iniziativa necessaria ad ostacolarne l’applicazione anche in via provvisoria”.

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