Pescara, Caffè Venezia: respinta la richiesta di fallimento

tribunale_pescaraPescara. Il tribunale di Pescara ha rigettato la richiesta di fallimento della società ‘Caffe’ Venezia srl’ che fa capo ai fratelli Michele Sebastiano e Pasquale Granatiero, presentata dal pm Gennaro Varone.

Il tribunale, presieduto dal giudice Angelo Zaccagnini, ha motivato la sua decisione evidenziando l’esistenza di circostanze da cui “emerge la capacità della convenuta di superare, allo stato, le difficoltà gestionali e di far fronte, attraverso i proventi dell’attività economica svolta ed il credito di cui ancora gode presso i finanziatori istituzionali e presso i creditori, alla complessiva situazione debitoria e quindi uno stato non qualificabile in termini di insolvenza. A conclusione diversa non possono condurre il sospetto di provenienza illecita (di parte) delle risorse economiche impiegate nell’impresa (sia perchè si tratta di sospetto allo stato non avvalorato da accertamenti nelle sedi competenti, sia perché il fallimento non ha funzione sanzionatoria di comportamenti illeciti che non si traducano nella insolvenza) ed il sospetto di irregolarità contabili (una volta constatato che i dati del conto economico di bilancio appaiono in linea con quelli empiricamente riscontrati nel periodo di amministrazione giudiziaria)”.

Intanto, il mese scorso, il tribunale del Riesame di Pescara ha confermato l’annullamento del sequestro preventivo dei locali dei fratelli Granatiero. Gli esercizi commerciali erano stati sequestrati, insieme a conti correnti e beni aziendali, a settembre 2011 nell’ambito di un’inchiesta su un presunto riciclaggio di denaro. Il pm Varone ha presentato un nuovo ricorso in Cassazione contro il provvedimento del Riesame.

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