Pescara, switch-off con sciopero della fame a San Silvestro. Il sindaco: ‘Sarò con i cittadini’

SanSilvestro_antennePescara. I cittadini di San Silvestro pronti a riprendere lo sciopero della fame e della sete in coincidenza con lo switch-off. I residenti del colle delle antenne si preparano a risollevare la protesta, nel giorno del passaggio al digitale terrestre, contro la mancata rimozione dei ripetitori radiotelevisivi. Con loro anche il sindaco Mascia.

Per anni i cittadini di San Silvestro, costretti a convivere con l’inquinamento elettromagnetico prodotto dalle antenne che trasmettono il segnale per emittenti radio e tv, hanno manifestato, protestato e organizzato scioperi plateali; negli ultimi mesi spesso hanno rinunciato a mangiare e bere per aumentare l’eco della protesta, fino a raggiungere, tra ricorsi e rimpalli di leggi, la sentenza definitiva, quella vittoriosa dello scorso 22 febbraio, quando l’Agcom nel nuovo Piano nazionale delle frequenze ha imposto il trasferimento delle antenne di San Silvestro in un sito off-shore, una piattaforma marina al largo della costa di Francavilla. Da quel giorno, secondo cittadini e comitati, le antenne rimangono sul colle in maniera illegale; e lo saranno anche dopo il passaggio al digitale, nonostante lo switc-off dovrebbe permettere di ridurre le emissioni elettromagnetiche dell’80%. Contro questa occupazione abusiva, l’associazione No Elettrosmog San Silvestro, in una lettera invita al Prefetto, annuncia lo sciopero della fame dal prossimo 7 maggio: “ Il disegno criminoso di lasciare gli impianti tv in San Silvestro Colle”, si legge nel documento, “sta avendo successo. I cittadini di San Silvestro dicono no!”

Il sindaco con i manifestanti. Un ‘no’ raccolto anche dal sindaco di Pescara, Luigi Albore Mascia, che interviene con una nota al fianco dei cittadini in protesta: ““Il Comune di Pescara si schiera con i cittadini di San Silvestro”, afferma, “ ai quali va tutta la nostra solidarietà, mia, come sindaco e come cittadino di Pescara, e della mia maggioranza di governo. Se il 7 maggio i residenti riprenderanno, come hanno minacciato, lo sciopero della fame e della sete, saremo sul colle a manifestare la nostra vicinanza, convinti che quella protesta non fa altro che rafforzare la battaglia che stiamo portando avanti per accelerare quanto più possibile la delocalizzazione delle antenne”. Mascia, che lo scorso 24 aprile ha incontrato i rappresentanti del ministero dello Sviluppo e delle reti radio-tv, ribadisce la dichiarazione di ‘sfratto’: L’Agcom, con il Piano Nazionale di Assegnazione delle Frequenze radiotelevisive ha confermato l’esclusione definitiva permanente del sito di San Silvestro. A questo punto le antenne dovranno andare via, non ci sono ulteriori indugi, né atti, San Silvestro dev’essere bonificato”. “Oggi la partita si gioca su altri Tavoli, quelli del Ministero, che deve premere sull’acceleratore perché San Silvestro è una priorità nazionale che non può aspettare i tempi della politica”, aggiunge il sindaco, “tuttavia comprendo perfettamente i timori, le paure e i sospetti dei residenti di San Silvestro che ormai, completamente stremati, non credono più a nulla”.

 

Daniele Galli


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