Montesilvano: giustizia riparativa, riparte il progetto al circolo anziani del Colle

Montesilvano. Riparte da domani riparte l’iniziativa di giustizia riparativa, il progetto che impegna per sei mesi un detenuto della Casa Circondariale di Pescara, in lavori di cura e manutenzione a Montesilvano Colle.

La convenzione stabilisce che il detenuto, individuato dall’equipe di educatori della casa circondariale, svolge per sei mesi le sue prestazioni dalle 9 alle 17 dal lunedì al sabato. Nello specifico si occuperà delle attività di manutenzione delle strade, sfalcio dell’erba, sistemazione e pulizia dell’area esterna del circolo degli anziani, pulizia delle aiuole e del borgo.

Sino ad ora sono stati due i detenuti coinvolti: nel primo anno ha partecipato N.D.  che vinse il Campionato Nazionale di pugilato categoria Pesi Mediomassimi, durante la 93° Edizione dei Campionati Italiani Assoluti Elite Maschili di Pugilato, dopo aver ripreso gli allenamenti presso la Pugilistica Di Giacomo, proprio durante lo svolgimento del progetto. Nel secondo anno invece si è trattato di A. M. , che ancora oggi, pur avendo completato il progetto, continua a collaborare, gratuitamente a titolo di volontariato per tre volte a settimana, occupandosi anche della pulizia del centro anziani.

«Un’esperienza di successo che nelle due precedenti progettualità ha portato benefici tangibili per la collettività ma anche per il partecipante al progetto. Da domani prende il via una nuova fase che vedrà un altro detenuto al lavoro a Montesilvano Colle». A parlare è Danilo Palumbo, consigliere comunale e tutor all’interno del progetto in qualità di agente penitenziario.

«Per il terzo anno consecutivo –  dichiara Palumbo –  il sindaco Francesco Maragno e il direttore del carcere di Pescara Franco Pettinelli hanno firmato la convenzione con cui si prosegue il progetto “giustizia riparativa per l’inserimento lavorativo e il recupero del patrimonio ambientale locale”. Si tratta di un’iniziativa importante che permette di reintegrare i detenuti e offrire loro un’occasione per ripagare il danno arrecato alla collettività attraverso lavori di pubblica utilità. Al tempo stesso il Comune potrà contare sulle prestazioni del detenuto che aiuterà a migliorare il decoro urbano del borgo».

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