Pescara senz’auto: Pm10 dimezzato

isolapedonalePescara. Oltre ogni più rosea previsione, il secondo giovedì di stop al traffico su mezza città ha dato risultati “ottimi”. L’assessore Fiorilli riferisce i livelli rilevati dalle centraline Arta: Pm10 dimezzato su viale Bovio rispetto a sette giorni prima. Ma il Pd ribatte: peggioramenti rispetto ai giorni in cui le macchine circolano.

“Non ci aspettavamo miracoli dalla giornata di divieto del traffico, ma i risultati sono stati ottimi”, l’assessore comunale alla Mobilità Berardino Fiorilli si gode il successo del secondo giovedì di chiusura totale della città al traffico. “La scelta coraggiosa dello stop alle auto ha funzionato”, riferisce, “nella giornata di ieri le centraline dell’Arta hanno registrato addirittura un dimezzamento dei valori del Pm10 passato nella sola viale Bovio dagli 80 microgrammi del 22 marzo a 40 microgrammi. Merito anche dei cittadini “che questa volta hanno compreso il messaggio e in tanti, come abbiamo verificato anche ieri, hanno scelto ieri di venire a Pescara usando mezzi alternativi all’auto privata, come la bici, l’autobus o anche a piedi”, ma merito anche del pugno duro mantenuto dai vigili urbani, che nella sola mattinata hanno elevato ben 78 contravvenzioni a chi invadeva i confini dell’isola pedonale. “Ovviamente non abbassiamo la guardia né tantomeno l’attenzione: la rivoluzione culturale è appena cominciata”, commenta l’assessore, “Lunedì prossimo terrò una riunione tecnica interna con i nostri uffici per verificare, dati alla mano, come e dove possiamo ancora migliorare in vista  delle prossime.

I dati in possesso del Comune dicono che ieri le centraline dell’Arta hanno registrato ovunque valori delle micropolveri scesi improvvisamente al di sotto del limite di legge dei 50 microgrammi, ossia 37 microgrammi al Teatro D’Annunzio contro i 65 microgrammi del 22 marzo; 40 microgrammi in piazza Grue; 36 microgrammi in via Firenze contro i 69 microgrammi del 22 marzo; 43 microgrammi in via Sacco contro i 68 del 22 marzo; infine 40 microgrammi in viale Bovio, dove il 22 marzo il Pm10 aveva toccato 80 microgrammi e domenica scorsa gli 88 microgrammi. Sferzante il commento di Fiorilli: “Sono dati evidenti che rappresentano la migliore risposta anche alle ultime polemiche di qualche frangia della città che ancora crede nell’equivalenza più traffico uguale più commercio”.

Revocato lo stop alle auto del giovedì santo, 5 aprile, per assicurare la tranquillità degli operatori commerciali, sarà riconvocata dopo pasqua una seconda riunione del Tavolo istituzionale allestito con Associazioni dei Commercianti e associazioni ambientaliste per concordare i prossimi giorni di chiusura della città al traffico.

Il Pd: dati peggiori che nei giorni di traffico. Se il paragone di Fiorilli è effettuato tra il primo e il secondo giovedì senz’auto, il segretario cittadino del Pd Stefano Casciano restringe il campo e confronta il dati della giornata di isola pedonale con quella precedent, in cui le macchine circolavano regolarmente. “Basta visitare il sito dell’Arta e capire che la cura antismog proposta dall’assessore al traffico Berardino Fiorilli è stata un flop: per esempio, mercoledì 28 marzo, eccetto che su viale Bovio, dove il dato si è abbassato da 46 a 40, restando comunque scadente, i numeri registrati dalle altre centraline sono più o meno identici nei due giorni, in alcuni casi peggiorati. Su Via Sacco si è passati da 40 di mercoledì a 43 di giovedì. Su Via Firenze da 37 a 36. Al Teatro D’Annunzio da 33 a 37. In piazza Grue da 31 a 40”.

“Ma le centraline ci dicono molto di più”, sottolinea Casciano, “il valore medio giornaliero e quello massimo orario di Pm10 da mercoledì a giovedì sono peggiorati notevolmente, passando rispettivamente da 3.24 a 3.80, e da 4.98 a 6.34”. “In un colpo solo Fiorilli è riuscito a far svuotare i negozi del centro, a rendere la vita impossibile agli automobilisti lavoratori e pendolari di Pescara e peggiorare la qualità dell’aria che respiriamo”, conclude il democratico, “Come se ciò non bastasse, ha fornito una lettura tutta sua di questi dati, una lettura inspiegabilmente positiva, e quindi non possiamo più esimerci dal chiedere immediatamente le sue dimissioni”.

Daniele Galli


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