D’Alfonso accelera per la Regione a La City di Pescara

Pescara. Far compiere passi avanti decisivi al procedimento ed approdare, in tempi rapidi, alla definizione della razionalizzazione del patrimonio immobiliare da assumere in locazione per la nuova sede degli uffici della Giunta regionale a Pescara.

E’ l’obiettivo che il presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso, ieri pomeriggio, nel corso di una riunione congiunta tra Comune di Pescara e Regione, ha ribadito di voler perseguire per accelerare la realizzazione della sede unica della Regione nel capoluogo adriatico. “Lavoriamo strenuamente per accelerare la ricostruzione di Palazzo Centi a L’Aquila e la definizione della procedura per La City a Pescara”.

“Non è cosa di poco conto – ha spiegato il Presidente – evitare che un determinato fascicolo amministrativo faccia giri improbabili da una sede all’altra, da un ufficio all’altro, con inutili perdite di tempo e relativi palleggiamenti di competenze tra dipartimenti o servizi, prima di trovare una sua definizione in un atto che produca effetti giuridico-economici. Quindi, la sede unica è una scelta di razionalizzazione e al tempo stesso di efficacia dell’azione amministrativa. Come è avvenuto per la realizzazione di sedi di altre Regioni – ha aggiunto – si tratta di un intervento che determina un forte impatto socio-economico oltre che urbanistico sull’area interessata”.

Il testimone passa ora nelle mani dell’amministrazione comunale che, dopo la concessione del permesso di costruire alla società titolare del complesso di via Tiburtina, è chiamata ad elaborare un atto amministrato evolutivo che riassuma i passaggi chiave della procedura e dia nuovo slancio al percorso di realizzazione della nuova sede.

PETTINARI: CANONE AUMENTATO CON LA CITY

“Non si capisce come si possa affermare che l’acquisto de La City porterà una riduzione del canone d’affitto , visto che ad oggi il costo annuo è di circa 1 milione e 100 mila euro, e con il trasferimento della sede regionale si arriverebbe a pagare un canone annuo di euro 1,7 milioni, con un aumento di oltre 620 mila euro”, a ribattere è il consigliere regionale M5S Domenico Pettinari.

“Qualora la regione decidesse di acquistare l’immobile dovrebbe sborsare oltre 42 milioni di euro, fondi che ad oggi la Regione non ha, anche considerato il disavanzo che oggi si attesta intorno al miliardo di euro”, prosegue Pettinari, “Per quanto attiene poi il passaggio di carte tra gli uffici, ricordo al Presidente che invece di pensare a realizzare opere in cemento per la riduzione delle distanze, con i 42 milioni di euro si potrebbe incentivare la digitalizzazione della Regione Abruzzo ai fini di velocizzare i tempi dei procedimenti amministrativi, dei costi sostenuti e della trasparenza, sul quale io stesso ho presentato progetti di legge fermi nelle commissioni ormai da anni”.

“Infine”, conclude il pentastellato, “ricordo al Presidente e a tutti i soggetti coinvolti, nello specifico al Comune di Pescara, chiamato ad esprimersi su tale procedura che l’immobile non è idoneo ad ospitare la nuova sede della Regione Abruzzo, visto che ricade nella Zona di Tutela del Piano di Rischio Aeroportuale che vieta espressamente di individuare in quell’area la nuova sede della Regione e comunque non sono consentiti quegli interventi che comportano un aumento del carico antropico. Su tale vicenda pende anche un giudizio penale presso la Procura di Pescara, pertanto eventuali forzature saranno segnalate alle autorità competenti”.

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