Pescara: Fiume a rischio straripamento, in pericolo i cuccioli del canile

fiumelivello61111_2Pescara. Il fiume rischia l’esondazione. Dopo l’allarme lanciato dagli ambientalisti del Wwf che hanno puntato il dito sui cumuli di terra lungo le sponde e gli argini del bacino idrico, la consigliera Adele Caroli richiama l’attenzione sulle condizioni del canile di via Raiale.

Basterebbe, infatti, una leggera pioggerella per mettere a rischio le decine di animali ospitati nella struttura della zona industriale di Pescara. “Le notizie degli ultimi giorni sullo scarico e sull’accumulo di terra di riporto sulle sponde e gli argini del fiume Pescara, nella zona di Cepagatti, non possono non allarmarci. Il rischio esondazione, o comunque di una alluvione, è concreto, con danni incalcolabili e che riguarderebbero anche il canile comunale di via Raiale che come noto sorge proprio a due passi dal fiume Pescara”, sottolinea la consigliera comunale indipendente Adele Caroli, evidenziando come “bastano pochi millimetri di pioggia per creare problemi e allagamenti al canile”.

“Una esondazione, ma anche uno straripamento del fiume”, prosegue Caroli, “equivarrebbe alla fine per la struttura della zona industriale e per decine di animali, e la morte certa per annegamento dei cani ospitati. Anche per questo motivo, l’auspicio è quello di fermare sul nascere queste azioni di ignoti lungo l’ansa del fiume, e allo stesso tempo intervenire per porre rimedio e apportare i dovuti accorgimenti alla zona per renderla più sicura”. “L’allarme lanciato in questi giorni dal Wwf”, ha concluso il consigliere Adele Caroli, “è sicuramente condivisibile, e deve essere di monito per affrontare in tempo eventuali situazioni di pericolo, che in questo caso andrebbero a ricadere anche sul canile di via Raiale. E’ anche questa una questione di civiltà e di sensibilità che non merita di finire nel dimenticatoio, ma che anzi dovrebbe sollecitare l’intervento di tutte le persone che hanno a cuore la sorte degli animali indifesi e abbandonati, ma che vengono curati con ammirevole impegno dai tanti volontari che lavorano al canile”.

 

Un consiglio comunale straordinario sul fiume Pescara. Dopo la denuncia delle associazioni Miladonnambiente, Marevivo, Italia Nostra, Ecoistituto Abruzzo relative al  taglio della vegetazione lungo le sponde del fiume Pescara, venti consiglieri comunali hanno raccolto l’appello degli ambientalisti e hanno presentato una richiesta di convocazione di un consiglio comunale straordinario. La riunione è in calendario lunedì alle 15,30. “Saremo lì a parlare e a far vedere le immagini della devastazione della Pescara”, fanno sapere gli ambientalisti. “Il senso del messaggio che vogliamo far passare è questo: è assurdo che il Consiglio Comunale di Pescara non si occupi delle sorti del fiume che dà il nome alla città e che costituisce il cuore della sua identità e della sua qualità della vita, e che sta morendo per gli assalti che subisce appena dopo le sue sorgenti, da Bussi fino al porto canale e, con diga foranea, anche oltre”.

“E’ assurdo che Pescara abbia rimosso dalle sue attenzioni e dal suo immaginario il suo fiume”, concludono, “Quindi: che fare? Cominciamo dalla discussione, ma prendendo anche qualche impegno, se possibile”.

 

Sclocco (Pd): “Chiodi interessi la Protezione civile”. Intanto Marinella Sclocco , consigliera regionale del Pd, ha presentato un’interrogazione al presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi. “Siamo in piena emergenza dragaggio. In una mia interrogazione già avevo chiesto lumi in merito ai 20 milioni di euro previsti nell’Intesa quadro per il porto di Pescara per lo sfondamento della diga foranea . Ora torno a chiedere al presidente una particolare attenzione per la foce del fiume”. Secondo Sclocco, infatti, un’esondazione provocherebbe “ingenti danni, sicuramente superiori a quelli del 1992 quando il fiume in piena causò la rottura degli argini, numerose imbarcazioni e pescherecci ruppero gli ormeggi. Le golene vennero invase da acque e detriti che il fiume portava con sé . Rami e alberi divelti e tutto ciò che la forza dell’acqua riusci a trasportare alla foce”.
“Il problema del Fiume Pescara”, avverte Marinella Sclocco, “riveste ora carattere di sicurezza per il cittadino. Tutte le abitazioni lungo fiume potrebbero essere a rischio oltre che le realtà di carattere commerciale. Per questo spero che la maggiornanza al governo regionale  voglia rispondere alla mia interrogazione mettendo  in campo idee concrete, volte a sbloccare il dragaggio, ad accelerare le procedure del piano portuale, e investire la Protezione Civile del problema sicurezza”.

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