Montesilvano: Fiume Saline, percolato dalla discarica di Villa Carmine

fiume_salineMontesilvano. La discarica di Villa Carmine continua a riversare il percolato nel fiume Saline, con gravi ripercussioni sulla salute dei cittadini, sull’ambiente fluviale e sul mare Adriatico. A lanciare l’allarme è Rifondazione comunista a pochi giorni dal commissariamento del sito chiesto dal Ministero.

A più di un anno dalla conferenza dei servizi con il Ministero dell’Ambiente in cui sono state messe in evidenza una serie di “inadempienze sottolineate nero su bianco” e sei mesi dopo l’interrogazione alla Regione Abruzzo presentata da Rifondazione comunista, “interrogazione ancora in attesa di risposta”, si torna a parlare dell’emergenza ambientale per il fiume Saline. La mancata bonifica del sito Saline Alento, infatti, ha portato i vertici romani a chiedere il commissariamneto del sito.
Il consigliere regionale Maurizio Acerbo e il segretario provinciale Corrado Di Sante, annunciano che “nulla è stato fatto” dalla giunta guidata da Gianni Chiodi. Il 6 dicembre 2010 il Ministero, come si evince dal verbale di conferenza di servizio pubblicato sul sito della Regione Abruzzo, aveva intimato a Chiodi di “procedere al commissariamento  del comune di Montesilvano e alla nomina di un commissario ad acta per la produzione dei risultati del Piano di caratterizzazione e alla messa in sicurezza della discarica di Villa Carmine”. Tutto questo a causa della “reiterata inerzia”  e delle “gravi ed annose inadempienze della giunta comunale di centrodestra”.
Nel frattempo, però, la discarica di Villa Carmine continua a riversare il percolato nel fiume Saline, provocando gravi ripercussioni sulla salute dei cittadini, sull’ambiente fluviale e sul nostro mare. “Siamo di fronte”, rimarcano Acerbo e Di Sante, “alla beffa del solito teatrino del centrodestra abruzzese. Una beffa a danno dell’ambiente e dei cittadini. Questa è un’ulteriore conferma della cialtronaggine del centrodestra montesilvanese e in regione”.
“È ora di voltare pagina”, concludono perentori, “a cominciare da Montesilvano nelle prossime elezioni di primavera”.

 

Gianluca Milillo candidato sindaco della Lega Nord di Montesilvano replica: “Nessuno è innocente”. A poche ore dall’allarme sulle condizioni del fiume Saline, Gianluca Milillo, tecnico ambientale della Lega Nord abruzzese difende le scelte del centrodestra. “La sinistra ha dimenticato (immagino volontariamente) che i primi eventi di disagio ambientale del Saline si sono documentati già dal 1987, protratti e aggravati anche durante le amministrazioni di sinistra: nessuno, riguardo al caso di specie, è innocente”.
Le soluzioni? “Riguardo al Saline e alla discarica di Villa Carmine”, aggiunge, né centro, né destra, né sinistra, hanno soluzioni degne di nota. E’ grottesco, ma perfettamente in linea con il modo di fare politica a Montesilvano che Rifondazione Comunista marchi come «il solito teatrino del centrodestra», l’ennesima manifestazione di incompetenza sulla gestione del caso Saline. Che il centro destra abbia palesemente fallito in materia di ripristino ambientale è talmente evidente da risultare iniquo e superfluo continuare ad evidenziarlo, ma che Rifondazione Comunista parli di “percolato di discarica”, senza conoscerne la composizione e caratterizzazione, senza parlare in relazione alla discarica di Villa Carmine dell’origine della formazione e fuoriuscita di percolato, dell’assenza delle pompe di sollevamento, bioventilazione, ricircolazione di acqua in terreno saturo e soprattutto senza comprendere che il reale pericolo è a carico della falda di sub alveo e quindi non solo del fiume, testimonia palesemente che si continua a parlare solo in virtù di una presunzione pre elettorale e non per competenza: la storia politica del Saline a Montesilvano, tante chiacchiere, tanto sdegno, ma nessuna capacità tecnica o competenza che prendesse realmente in mano la situazione con la volontà di risolverla”.
“Questo è uno dei mille motivi”, conclude, 2che ha spinto me, come cittadino, a candidarmi Sindaco: siamo stanchi di subire passivamente una politica priva di contenuti e competenza, capace di evidenziare i problemi in campagna elettorale ma incapace di risolverli una volta accoccolati nel Palazzo di Città. Il Saline è malato ed ha bisogno di chi abbia le capacità per curarlo; il fiume non ha bisogno della finta pietà pre elettorale della sinistra, ne dell’incompetenza del centro destra. La sfida della Lega Nord è quella di mostrarvi le soluzioni, non quella di sciacallare sui problemi”.

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