Pescara: febbraio nero per il commercio, il maltempo fa crollare le vendite

vetrina_saldi_pePescara. La bufera neve che si è abbattuta per due settimane sul capoluogo adriatico ha determinato danni concreti non solo alle scuole e agli uffici pubblici, che sono stati costretti a chiudere i battenti per alcuni giorni. Il maltempo ha rappresentato un colpo micidiale per i tanti esercizi commerciali disseminati in centro e in periferia.

E’ stato un febbraio nero per i commercianti abruzzesi. Il maltempo ha determinato un tracollo generale degli affari. Un colpo micidiale che si aggiunge alla crisi economica e a un piano traffico che i titolari dei punti vendita del centro di Pescara ancora fanno fatica a digerire. A lanciare l’allarme è la Confcommercio cittadina, attraverso il suo direttore Walter Recinella, che è intervenuto per chiede al Comune l’immediata pulizia delle strade dalla neve e la proroga dei saldi invernali oltre la scadenza del 4 marzo.
Un’indagine tra gli associati, infatti, ha messo in luce i tanti disagi rilevati negli ultimi giorni dai commercianti: dalla presenza di cumuli di neve nelle aree destinate al parcheggio al mancato transito dei veicoli lungo le strade secondarie, che avrebbero determinato un vero e proprio tracollo degli incassi. “I disagi continuano ancora in questi giorni”, dice Recinella, “a causa delle tante strade non principali ancora piene di neve e ghiaccio, dei cumuli di neve che impediscono il parcheggio nella maggior parte delle vie della città e in parte anche nell’area di risulta”. L’invito, rivolto al Comune di Pescara, è di liberare da neve e ghiaccio “almeno i parcheggi presenti sulle principali arterie cittadine e ripristinare la piena fruibilità dell’area di risulta” per consentire ai cittadini di raggiungere agevolmente le attività commerciali.

Ma per dare ossigeno all’intero settore, la Confcommercio chiede di varare due provvedimenti amministrativi: innanzitutto un’ordinanza per far slittare in avanti i termini di chiusura dei saldi invernali, previsti per il 4 marzo, “alla luce”, dice la Confcommercio, “del fatto che le tante aspettative riposte nel periodo delle svendite per recuperare gli incassi sono state vanificate dal maltempo imperante”. La seconda richiesta riguarda la necessità di prorogare di un mese i termini amministrativi, tributari e previdenziali “per consentire alle aziende di reperire la liquidità necessaria per far fronte alle scadenze previste”.  “Si tratta di due istanze”, spiega la Confcommercio, “che se accolte, attraverso un semplice spostamento dei termini previsti, consentirebbero alle aziende di risollevare la testa e riemergere da un momento critico che ha messo in ginocchio tutte le attività commerciali”.

La crisi dei commercianti: affari in calo fino all’80 per cento. Sono tante le testimonianze dei titolari degli esercizi commerciali di Pescara, affiliati a Confcommercio, che ammettono di trovarsi strozzati dalle scadenze e dai mancati incassi. “In questi dieci giorni di maltempo”, dicono i titolari di Orsini abbigliamento, “non si è lavorato. Devo registrare una perdita negli incassi di circa il 60%. Il tempo ha bloccato completamente la nostra attività commerciale. Credo che il Comune avrebbe potuto fare di più ed intervenire prima, nel pulire la zona di Porta Nuova dove c’è il mercato coperto e c’è molto afflusso di persone. Ritengo una buona idea quella di chiedere lo slittamento della data di fine saldi fissata per il prossimo 4 marzo”. Defilè abbigliamento ammette: “Sicuramente per il mio settore sono state due settimane negative, potevo stare tranquillamente chiuso. Una diminuzione di oltre il 50 % negli incassi, per il mio settore. Chiedere alle persone di venire in centro per acquistare abiti e cappottini era impensabile. Il Comune poteva fare di più, visto che i parcheggi sono occupati dalle montagne di neve e l’area di risulta non è ancora pienamente fruibile, ma dobbiamo considerare che è stato un evento unico, una nevicata del genere non si era mai vista, e noi non siamo Cortina abituata a queste situazioni”. Critiche anche da Capecchi tessuti e biancheria intima: “Ho registrato una diminuzione dell’ 80% negli incassi; io sono stato chiuso venerdì e sabato tanto sapevo benissimo che non avrei emesso neanche uno scontrino. Anche ora si vede poca gente in giro e nei negozi a causa del freddo, delle strade che presentano ancora troppe difficoltà per la presenza di ghiaccio e soprattutto per la mancanza di parcheggi occupati dalla neve. Il Comune doveva intervenire più energicamente in questa situazione. La stessa area di risulta hanno cercata di pulirla già dai primi giorni, ma un po’ per la troppa neve un po’ per il ghiaccio, solo da oggi si riesce parzialmente a parcheggiare”. Meno l’80 per cento sugli incassi anche nel negozio Fava pelletterie: “”Posso dire”, afferma il titolare, “di aver registrato quasi un meno 80 % negli incassi. Il Comune poteva fare sicuramente di più, poteva farsi trovare più pronto. Le strade laterali sono ancora piene di ghiaccio quindi è ancora difficile camminare per i cittadini, e i parcheggi sono pieni di montagne di ghiaccio. L’area di risulta fino ad ieri era ancora impraticabile per il troppo ghiaccio e ora è ancora parzialmente inagibile”.
Un sospiro di sollievo arriva da Zulli abbigliamento, che in questi giorni ha registrato un viavai contenuti di clienti esclusivamente perché il punto vendita offre abbigliamento da neve: “Ovviamente i disagi ci sono stati. Noi non siamo Roccaraso, però già da una settimana si prevedeva questa forte ondata di neve e freddo, credo che farsi trovare più pronti era il minimo. Sicuramente costa investire sugli spazzaneve e sulla pulizia però era un dovere del Comune e molti miei clienti mi hanno confermato che a Montesilvano e Francavilla hanno trovato meno problemi per la viabilità. I parcheggi occupati da montagne di neve, l’area di risulta ancora in parte impraticabile per il troppo ghiaccio, le strade laterali non pulite e ancora piene di ghiaccio creano ancora molti disagi”.

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