Pescara: genio civile senza personale, l’edilizia rischia la paralisi

ediliziaPescara. Genio civile senza personale. Con le nuove disposizioni normative, che entreranno in vigore dal primo febbraio, c’è il rischio di paralizzare il settore edile, triplicando i tempi di attesa per il rilascio delle autorizzazioni nel campo delle costruzioni.

La nuova legge, approvata il 25 novembre scorso, stabilisce che per le aree considerate sismiche è necessario che i tecnici del genio civile eseguano dei sopralluoghi preventivi prima di rilasciare le autorizzazioni per la realizzazione di strutture e manufatti. Ma la mancanza di personale negli uffici provinciali spinge il vicepresidente del consiglio provinciale Andrea Di Meo (Pd) e il capogruppo del Pdl Andrea Faieta a presentare una mozione congiunta per chiedere alla Giunta guidata da Guerino Testa di attivarsi presso la Regione Abruzzo per ottenere che la legge sia modificata.
Il provvedimento approderà in consiglio provinciale mercoledì. “La procedura dei sopralluoghi preventivi”, spiega Di Meo, “deve essere sospesa fino a quando il genio civile non sarà dotato di tutto il personale necessario, in particolare 2 protocollisti, 5 ingegneri, 2 istruttori direttivi amministrativi e 5 geometri in più, da individuare attraverso mobilità interna, esterna o convenzioni. Chiediamo, infine, che venga riconsiderato il costo dei diritti tecnici di ogni singola pratica”.
Con la nuova legge, in vigore dal primo febbraio, si stabilisce che le pratiche edilizie debbano essere istruite e verificate singolarmente prima di essere restituite e approvate. Prima, invece, si controllava esclusivamente la completezza formale dei documenti e venivano istruite soltanto alcune pratiche a sorteggio. Ma non è tutto. Secondo la nuova legge, infatti, la documentazione relativa ai depositi strutturali non dovrà più essere consegnata presso il servizio del genio civile, bensì negli sportelli dei rispettivi Comuni. “È evidente”, continua Di Meo, “che questa disposizione porterà ad un aggravio di lavoro per i tecnici comunali e di competenze burocratiche per gli enti comunali, con notevoli ritardi nel servizio. Basti pensare che ad oggi, per il rilascio delle attestazioni di deposito strutturale, bisogna attendere dai 35 ai 45 giorni, poiché il genio civile di Pescara è carente di personale e, anche se l’attività istruttoria è attualmente svolta con grande professionalità dall’ordine degli Ingegneri, non si riesce a garantire un idoneo e soprattutto veloce servizio”.
Il rischio concreto, a questo punto, è che tra sopralluoghi preventivi, istruttoria e rilascio, i tempi di attesa si triplicheranno, fino a protrarsi per mesi, con conseguenze pesantissime per il settore edile della provincia, già schiacciato dalla crisi globale. Per questi motivi, mercoledì Di Meo e Faieta presenteranno una mozione con la quale impegno i presidenti Testa e De Luca, l’assessore delegato e il dirigente del settore ad attivarsi con la Regione Abruzzo affinché la normativa venga modificata.

 

Le rassicurazioni di Testa. Immediata la replica di Guerino Testa che annuncia un approfondimento della questione in aula nei prossimi giorni: “Voglio rassicurare i consiglieri Andrea Di Meo e Angelo Faieta, l’intero consiglio provinciale e tutti coloro che sono direttamente o indirettamente interessati alla questione, che l’applicazione della legge relativa al Genio civile è stata rinviata alla fine di quest’anno”.  Venerdì scorso l’assessore regionale Gianfranco Giuliante e il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, hanno assicurato verbalmente una proroga della legge. All’incontro a L’Aquila hanno partecipato i quattro Presidenti delle province abruzzesi. “In un primo momento”, spiega Testa, “abbiamo ottenuto un rinvio alla fine di gennaio. E qualche giorno fa è stato concordato un altro rinvio, ben sapendo che l’attuazione della normativa comporterebbe numerosi disagi. Il dialogo delle Province con la Regione ha avuto un effetto immediato e mi auguro che entro la fine dell’anno riusciremo a dare altre notizie positive su questo fronte”.

 

Daniele Galli


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