Dragaggio Pescara, la marineria chiede la chiusura del porto

draga2Pescara. La marineria di Pescara chiede la chiusura del porto, considerato che le operazioni di dragaggio sono state bloccate dal Tribunale dell’Aquila che ha sequestrato la draga Gino Cucco ritenendo che i materiali da prelevare e versare in mare siano contaminati da Ddt e Naftalene. Oggi una delegazione degli operatori, guidata da Francesco Scordella, ha incontrato il commissario straordinario del dragaggio Guerino Testa per manifestare le enormi difficoltà ad andare avanti, senza risparmiare critiche alla classe politica.

“Abbiamo capito che il dragaggio non si farà, nonostante l’impegno del commissario, ma le condizioni del porto sono peggiorate” ha detto Scordella “e noi rischiamo quotidianamente la vita perché non c’è più sicurezza. Chiederemo un incontro al comandante della Capitaneria Luciano Pozzolano, per sollecitare la chiusura anche se sappiamo che il danno sarà enorme”.

Lo stesso Scordella, insieme ai suoi colleghi, ha poi puntato il dito contro “il sindaco, il prefetto, il presidente della Regione e i parlamentari di maggioranza e opposizione che non si sono assunti le responsabilità e hanno passato la palla al commissario”.

Testa ha commentato che “non sono chiare le conseguenze che la chiusura del porto produrrebbe ma e’ innegabile che oggi ci troviamo in una situazione difficile e paradossale e forse non tutti capiscono che a rimetterci sono i 60 operatori che hanno un peschereccio, le altre categorie che lavorano al porto, tutto l’indotto e il turismo. Ci sono poi dei problemi di sicurezza e l’immagine della città è danneggiata da quanto sta accadendo. Io intendo continuare a tutelare gli interessi del porto e sono in attesa di incontrare il sostituto procuratore che si sta occupando di coordinare le indagini per capire se le analisi sui materiali effettuate dall’Arta (e che escludono la presenza di livelli allarmanti di Ddt) saranno prese in considerazione dalla procura o se e’ necessario effettuarne delle altre. Intanto chiederò alla Capitaneria di creare un’area di stoccaggio in banchina per liberare la draga dissequestrata proprio oggi (e per il cui sequestro sarà chiesto un ristoro di una certa entità). Assicuro che nel lavoro portato avanti fino ad oggi ho sentito costantemente il sindaco, il prefetto e la Regione e oggi stesso sentirò di nuovo il prefetto”.

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