Penne, commercianti contro Ztl: richiesto incontro con il sindaco

pennePenne. “L’esperienza degli anni scorsi si sta ripetendo con più forza: la Zona a traffico limitato nel centro storico, in vigore da sabato, sta mettendo seriamente in difficoltà i commercianti del centro storico di Penne. Il rischio concreto è che sommando gli effetti della crisi e della Ztl molti commercianti a gennaio non siano in grado di riaprire o di garantire gli attuali livelli occupazionali. Il sindaco ci ascolti e si cambi rapidamente l’ordinanza”.

Lo chiedono il direttore provinciale di Confesercenti Gianni Taucci e il segretario dell’associazione commercianti del centro storico di Penne Sandro De Febis, che hanno scritto una lettera al sindaco Rocco D’Alfonso per chiedere un incontro urgente sulla Ztl.

“Non è la prima volta che si sperimenta la chiusura del centro storico” dicono i rappresentanti dei commercianti “e come negli anni passati gli effetti sono assolutamente negativi come da noi ampiamente previsto. In questa occasione tuttavia gli effetti negativi si stanno moltiplicando perché la crisi dei consumi si sta riversando sul commercio di Penne in termini pesanti”.

Per questo De Febis e Taucci chiedono al sindaco di fare marcia indietro. “I commercianti sono pronti a fare la loro parte perché la città si abitui a vivere il centro storico” spiegano, “ma una Ztl rigida come quella imposta a Penne ha solo effetti negativi. Altri centri storici della zona attuano Ztl molto più flessibili, concentrate in poche ore e nei fine settimana. Ma soprattutto la Ztl ha un senso se i cittadini vengono incentivati a frequentare il centro storico: si  metta mano dunque ad un piano di investimenti nel centro storico, che vive giocoforza una situazione di scarsa manutenzione, e si provi a organizzare un calendario di eventi di richiamo. Se tutto resta così come avviene da sabato scorso” spiegano i rappresentanti di Associazione commercianti del centro storico e Confesercenti, “il risultato è che i consumatori, non trovando parcheggio, faranno sempre più acquisti fuori dal centro. Con un danno enorme per l’economia di Penne”.

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