Montesilvano, “semaforo trappola”: i dubbi dell’esperto FOTO

Montesilvano. Non si placano le polemiche sul gran numero di multe comminate dall’impianto PhotoRed installato sul semaforo all’incrocio tra corso Umberto e via Adige, capace di multare decine di migliaia di automobilisti nei tre mesi di funzionamento.

I dubbi dei montesilvanesi è sull’effettiva intenzione dell’amministrazione comunale: strumento utile per aumentare la sicurezza stradale o solo un dispositivo per fare cassa? Per rispondere alla domanda è stato interrogato l’architetto Giuseppe Di Giampietro, già consulente per la mobilità del Comune di Pescara e responsabile del sito tematico Webstrade.

“L’installazione di dispositivi elettronici per il controllo del passaggio con rosso è consentito dalla legge – afferma il tecnico – ma vista l’alta percentuale di automobilisti in infrazione, si tratta di capire se la sistemazione del dispositivo ed il suo funzionamento sia poco percepito dagli automobilisti, e quindi anche poco efficace a garantire la sicurezza stradale. In effetti, da un sopralluogo, risulta che il tempo di giallo varia lungo il tragitto di corso Umberto a Montesilvano. Esso è di circa quattro secondi al semaforo di viale Europa e di via Adige, ma è di circa 5 secondi al semaforo di via Marinelli. Questo diverso comportamento dei semafori lungo uno stesso tragitto – afferma ancora Di Giampietro – può creare un’imprevedibilità della durata del tempo disponibile per l’arresto per l’automobilista”.

“Inoltre”, prosegue l’esperto, “nonostante non sia obbligatorio per legge, il preavviso del dispositivo semaforico con controllo del rosso, è fortemente raccomandato, soprattutto in un incrocio con forte congestione e confluenza di flussi, affinché gli automobilisti siano avvertiti in anticipo di usare una particolare attenzione per arrestarsi in tempo all’incrocio. In particolare, la segnaletica di annuncio del PhotoRed in direzione Pescara è a circa 100 metri di distanza dal semaforo, troppi anche per il Codice della strada (prescritti in area urbana da 50 a 80). In realtà, essendo consentito il parcheggio su strada ed essendo presenti una gran quantità di segnali pubblicitari, quel cartello è quasi inavvertibile dagli automobilisti a quella distanza. Esso dovrebbe essere replicato a più breve distanza dall’incrocio, dove c’è anche il divieto di sosta, con maggiore visibilità, e dovrebbe essere rinforzato da un lampeggiante di preavviso. Uguale controllo fa fatto nella direzione opposta”.

“Per ridurre l’esagerata percentuale di infrazioni e migliorare la stessa efficacia dell’impianto, occorrerebbe uno studio di traffico preventivo”, consiglia, infine, l’esperto di mobilità, “uniformare il tempo di giallo su tutti gli impianti di corso Umberto e di raddoppiare la segnaletica di preavviso dell’impianto Photored, rendendola anche luminosa”.

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