Pescara, allagamenti: tombini pieni di radici e in contropendenza FOTO

Pescara. Si uniscono gli sforzi di Comune, Aca e Attiva per combattere gli allagamenti. Squadre interforze al lavoro sui punti sensibili della città per risolvere i problemi della raccolta delle acque.

“Continua su tutto il territorio comunale l’azione di verifica del sistema di raccolta delle acque bianche e nere – spiega il vice sindaco e assessore ai Lavori Pubblici Enzo Del Vecchio – Oggi lo facciamo attraverso una sinergia che si è creata tra Comune, Aca e Attiva dopo l’ennesimo allagamento e che non ha precedenti sul piano operativo. Abbiamo voluto attivare un gruppo composito che, censite tutte le criticità nel corso delle avversità meteoriche dell’ultima ondata di maltempo, sta ora procedendo a fare interventi mirati volti a risalire alle cause che hanno determinato gli allagamenti”.

“Le cause del mancato assorbimento delle acque piovane non stanno semplicemente nell’occlusione dei tombini, in realtà hanno una natura diversa e complessa”, prosegue Del Vecchio, “Difatti nel corso di questi giorni abbiamo potuto accertare come la manutenzione generale che va dal ciglio della strada fino al fondo di ogni punto di raccolta delle acque ha evidenziato la presenza di situazioni di pericolosità, parliamo di tombini ricolmi di fango e radici, bocche di lupo la cui ampiezza è tanto ridotta da non consentire lo svuotamento necessario dell’acqua piovana, canali di raccolta completamente ostruiti, alcuni persino del tutto in contropendenza rispetto al declivio del terreno e altre cose simili”.

“Alla luce di tutto ciò”, conclude il vice sindaco, “le squadre composte da operai dei diversi enti intervengono con autospurghi, o, ancora, con modifiche strutturali al sistema di raccolta delle acque nere e bianche al fine di risolvere queste criticità e consentire al sistema di raccolta delle acque di lavorare al meglio quando piove”.

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