Pescara, la delibera sul nuovo depuratore arriva al consiglio comunale

Pescara. Si è tenuta stamane la Commissione consiliare Lavori pubblici del Comune per esaminare la proposta di delibera riguardante la realizzazione del nuovo depuratore cittadino, che approderà lunedì in Consiglio Comunale.

“La proposta è passata con il voto dei consiglieri di maggioranza e approderà in aula lunedì – riferisce il presidente della commissione, Piernicola Teodoro – Non possiamo più permetterci ulteriori indugi su un sistema che è arrivato a saturazione. E’ necessario fare e utilizzare le risorse stanziate per agire al più presto”.

“Verifiche e valutazioni – ha detto in commissione il vice sindaco Enzo Del Vecchio – ci hanno portato a constatare come al depuratore pervenissero portate oltre il limite della gestione ordinaria e ciò anche in periodi non piovosi, quindi senza l’ulteriore aggravio dell’acqua piovana, che pure va al depuratore perché i sistemi fognari non separano le acque bianche dalle nere, ed è per questo che al termine di tutta tale attività si è ritenuto necessario programmare la realizzazione di un nuovo impianto di depurazione, senza rinunciare ad altri interventi capaci di mitigare la situazione, in attesa dell’entrata in funzione del nuovo impianto. Derivano infatti da questa necessità i lavori appaltati di recente dall’ACA per 8,5 milioni di euro con i fondi dello Sblocca Italia, che riguarderanno proprio l’efficientamento dell’attuale impianto depurativo e divenuto insufficiente a gestire le acque reflue di Pescara, Spoltore e San Giovanni Teatino e di tutti gli scarichi individuati e collettati, grazie all’azione che abbiamo svolto in questi due anni sanando situazioni mai affrontate in più di un decennio”.

“Oltre alla delibera, ci faremo portatori anche della necessità di accelerare sulla realizzazione di infrastrutture adeguate che possano tutelare l’acqua del fiume e del mare –  ha concluso il vice sindaco – e restituire forza ad un elemento identitario qual è l’acqua per noi e indotto ad un comparto, quello turistico e balneare, che è stato messo in ginocchio anche dall’inerzia del passato”.

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