Hotel Rigopiano, la Procura di Pescara: “Comunicazioni inefficaci”

Pescara. Lo stato di esercizio dell’hotel, la viabilità e le comunicazioni con l’albergo: sono questi i tre filoni di indagine aperti dalla Procura di Pescara sulla tragedia di Rigopiano.

“L’inchiesta è alle battute iniziali, non ci sono al momento scenari diversi da quelli che tutti possono immaginare” ha detto il procuratore aggiunto di Pescara, Cristina Tedeschini, oggi pomeriggio nel corso di una conferenza stampa convocata per fare il punto sulla situazione riguardante l’aspetto giudiziario che ha coinvolto la valanga di mercoledì scorso.

La Tedeschini ha sottolineato che tra i filoni di indagine vi sono quelli “relativi a circostanze e decisioni sull’apertura e lo stato di esercizio dell’hotel e sulla viabilità di accesso a quell’esercizio” e che “l’indagine sul disastro riguarderà anche “il tema delle comunicazioni telefoniche, via whatsapp e scritte” da e verso l’albergo.

Il procuratore Tedeschini ha, inoltre, confermato che l’indagine è per disastro colposo e omicidio plurimo. “Ci sono state interferenze nelle comunicazioni – ha detto – inefficacia nei flussi comunicativi, ma al momento non tutto appare rilevante ai fini dell’indagine, anche se può essere giudicato male dai cittadini”.

Per quanto riguarda l’allarme sulla valanga, “a me personalmente risulta che il rischio valanga fosse elevato già da 3 o 4 giorni prima del disastro, sulla base di quanto comunicato da Meteomont”, ha specificato il procuratore aggiunto di Pescara, “all’inchiesta, tra le tante cose – ha aggiunto – spetterà il compito di chiarire come mai Rigopiano sia diventata una priorità soltanto dopo la valanga”.

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