Pescara, Mario Alinovi: nuova protesta per dimissioni D’Amario

ospedale_pescaraPescara. Torna a farsi sentire Mario Alinovi, padre del piccolo Paolo, morto nell’ospedale di Pescara a pochi giorni dalla nascita e al quale è stata intitolata un’associazione che raccoglie le istanze dei medesimi casi di presunta malasanità. “L’Associazione Paolo Alinovi dice basta” e chiede le dimissioni del Direttore Generale della Asl pescarase, Claudio D’Amario, “per i fatti gravissimi di centinaia di morti in questi anni e recenti”.

Preannuncia una nuova protesta Alinovi, dopo i vari sit-in organizzati negli scorsi mesi dinanzi al nosocomio di Pescara: “Interverremo  con una manifestazione di protesta presso l’ospedale di Pescara” dice, “fino a raggiungere il palazzo della Regione Abruzzo, dove chiederemo pubblicamente le dimissioni di D’Amario”. Sul direttore generale della Asl di Pescara ricadono le accuse dell’associazione per quanto accaduto di recente: “In questi mesi i casi sono all’ordine del giorno di pazienti che muoiono nel nosocomio dell’Ospedale di Pescara.  Cosa sta accadendo?”, chiede Alinovi,  “denunciamo in questi anni oltre 250 bimbi deceduti presso l’Ospedale di Pescara e di oltre 300 pazienti deceduti nei vari reparti dell’Ospedale di Pescara e tuttora con indagini aperte dalla Procura competente. E’ forte la preoccupazione dei cittadini che si rivolgono a noi, ed è per questo che ci sentiamo in dovere come Associazione Paolo Alinovi di stare vicino a chi impotente si trova a fare i conti, ancora una volta, con una sanità fortemente discussa”.

 

A risollevare recentemente la polemica c’è la vicenda della donna di Spoltore che, dopo esseri rivolta sia all’ospedale di Chieti che a quello del capoluogo adriatico, ha dovuto subire la morte del feto di 8 mesi che portava in grembo: “

E’ evidente che, per quanto riguarda le eventuali responsabilità di carattere giudiziario delle Asl Pescara e Chieti”, prosegue Alinovi, “ è di competenza della magistratura effettuare i dovuti accertamenti, ma la nostra percezione dei fatti ci porta a pensare che questi decessi siano il risultato di una  malasanità irreversibile”.

 

Approfondimenti: Caso Alinovi

 

Daniele Galli


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