Pescara, è guerra sul porto: Regione presenta cronoprogramma, esposto Forum H2o

Pescara. Entro gennaio prenderanno il via i lavori per la realizzazione della barriera soffolta nell’area del porto di Pescara, mentre ai primi di marzo si procederà al “taglio” di 70 metri della diga foranea. Ma gli ambientalisti dichiarano guerra alla Regione e presentano un esposto all’Autorità Anti-Corruzione, per denunciare “una clamorosa inversione procedimentale”. Critico anche il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, secondo cui “la forzatura della Commissione VIA regionale che ha approvato il Piano regolatore portuale mascherato come ‘opere di difesa della costa’ determinerà una pioggia scontata e inevitabile di ricorsi che, alla fine, bloccherà qualunque iniziativa, ovvero la stessa apertura della diga foranea”.

IL CRONOPROGRAMMA DELLA REGIONE

Il cronoprogramma degli interventi è stato stabilito questa mattina a Pescara, nel corso di una riunione – convocata dal presidente della giunta regionale Luciano D’Alfonso – a cui hanno partecipato il comandante della capitaneria di porto Enrico Moretti, e rappresentanti del provveditorato alle opere marittime, del Comune di Pescara, dell’Arta e dell’Arap.

Per quanto riguarda la barriera soffolta, già nei prossimi giorni si procederà all’adeguamento del progetto esecutivo alle prescrizioni del Comitato Via. Successivamente occorrerà convocare una conferenza dei servizi per autorizzare l’immersione del materiale e la movimentazione sommersa dei fondali interessati dalla barriera.

Dopo questo ultimo veloce adempimento, la ditta che si è aggiudicata l’appalto potrà avviare immediatamente i lavori, in quanto non sono necessari ulteriori passaggi tecnici e burocratici. Per la diga foranea, invece, bisognerà attendere 45 giorni per il deposito del progetto esecutivo (redatto dalla stessa ditta che si è aggiudicata la gara per i lavori), che dovrà recepire le prescrizioni del Comitato Via. Subito dopo, l’elaborato sarà approvato e il cantiere potrà aprire.

Nel frattempo la Regione, attraverso l’Arap, ha avviato la procedimentalizzazione delle ulteriori opere già previste nel porto di Pescara e calate nel nuovo piano regolatore portuale, recentemente approvato. Tra queste spicca il prolungamento della banchina sud e altri interventi per migliorare la sicurezza e la funzionalità dello scalo, per i quali è previsto un investimento di 15 milioni di euro inserito nel MasterPlan.

L’ESPOSTO DEGLI AMBIENTALISTI

Il Forum H2o, l’associazione Pescara Punto Zero e la Stazione ornitologica abruzzese ondlus hanno inviato stamani un esposto all’Autorità anti-corruzione e per conoscenza alle procure di Pescara, L’Aquila e Roma. Gli ambientalisti parlano di “Clamorosa inversione procedimentale” e di “appalti aggiudicati un anno prima della procedura di verifica di Assoggettabilità a Via. Progetti da Via di competenza nazionale – dicono – trattati dal comitato Via della Regione Abruzzo per la sola e più semplice V.A”.

Le associazioni, nella denuncia, chiedono “una verifica e una valutazione sul ruolo del progettista del taglio della diga che è anche commissario liquidatore dell’Autorità di Bacino”.

SOSPIRI, FORZATURE BLOCCHERANNO TAGLIO DIGA

Secondo Sospiri le forzature che si sono verificate bloccheranno lo stesso taglio della diga foranea e “la responsabilità ricadrà sulle spalle del presidente D’Alfonso che, per l’ennesima volta, con quell’arroganza politica e amministrativa che gli appartiene, ha tirato dritto per la propria strada solo per lasciare la sua firma su un progetto che rischia di diventare carta straccia”.

“A condividere quella responsabilità – dice – saranno anche il Dirigente del Servizio Valutazione Ambientale Domenico Longhi, e il Direttore generale e Presidente CCR-VIA Cristina Gerardis, destinatari, dieci giorni fa, della mia diffida nella quale chiedevo il rispetto delle regole, ovvero il rinvio del fascicolo all’esame della Commissione Valutazione Impatto Ambientale Nazionale, presso il Ministero dell’Ambiente, competente in materia”.

“Oggi – conclude – il Governatore ha aperto un vaso di Pandora che avrà conseguenze inimmaginabili, mentre personalmente porterò avanti l’apertura di una class-action con tutti gli operatori economici pescaresi con richiesta danni a tutti i membri della Commissione, al progettista e al direttore dei lavori”.

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