Pescara, termosifoni a 19 gradi contro lo smog

Pescara. Nella mattinata di oggi si è svolta la prima riunione operativa fra Amministrazione e CETEMPS, Centro di Eccellenza Tecniche di Telerilevamento e Modellistica Numerica per la Previsione di Eventi Meteo Severi dell’Università de L’Aquila, per individuare le soluzioni finalizzate al monitoraggio e la previsione della qualità dell’aria e delle acque metropolitane.

Al tavolo hanno preso parte gli assessori alla Sostenibilità Ambientale e alle Infrastrutture e Lavori Pubblici Loredana Scotolati ed Enzo Del Vecchio, il direttore generale dell’Ente Pierluigi Caputi, i responsabili degli uffici Mobilità e Ambiente Piergiorgio Pardi e Giovanni Caruso e in rappresentanza del CETEMPS i tecnici Gabriele Curci e Serena Falasca.

“Abbiamo avviato un’analisi integrata per elaborare un’azione strategica sulle risultanze dei rilevamenti dell’Arta riferiti a tutto il periodo autunnale – riferisce l’assessore Loredana Scotolati – Pescara, a causa della sua posizione geografica e delle condizioni meteo delle ultime settimane, vive una situazione di rischio che determina migliori o peggiori andamenti dei dati sulle Pm10. La legge impone l’adozione di misure in caso del verificarsi di più di 35 superamenti annui del valore massimo accettabile delle Pm10 (la soglia è di 50 microgrammi a metro cubo). Al momento questo limite non è stato superato in nessuna zona della città, in realtà dalla lettura dei resoconti si riscontra che è solo la centralina situata in via Sacco quella che registra il maggior numero di sforamenti”.

“Una problematica”, prosegue l’assessore, “che ci impegna a prevedere azioni a breve, medio e lungo termine. Sulla base dei dati in nostro possesso si sono stabilite alcune delle cause principali di questa situazione che, oltre alla correlazione con le condizioni meteorologiche, è strettamente collegata anche al riscaldamento domestico, soprattutto quello a legna, combinato con l’incremento dell’utilizzo delle auto nel periodo invernale”.

La prima misura importante sarà quella di ridurre le emissioni da Pm10 da riscaldamento, quindi è in elaborazione una delibera di indirizzo che verrà sottoposta alla Giunta in tempi strettissimi, per evitare di arrivare all’emergenza: “La prima misura che vareremo al verificarsi del superamento della soglia di sforamento”, aggiunge Scotolati, “sarà l’emanazione di un’ordinanza che porterà a 19 gradi il livello massimo di riscaldamento nelle abitazioni private, così come già accade in tutti gli edifici pubblici di proprietà comunale, con la raccomandazione di limitare all’indispensabile l’utilizzo dei camini e delle stufe a legna”.

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