Montesilvano, il ministro Gianni per l’accademia alla Stella Maris ma “il progetto è incompatibile”

Montesilvano. È stata il ministro dell’Istruzione Giannini, ieri a Montesilvano, a “suggellare” con la sua firma la sottoscrizione del protocollo d’intesa tra Comune, Regione, Provincia e Accademia delle Belle Arti per il rilancio e la riqualificazione della Stella Maris. Ma subito montano le polemiche.

«Ho valutato sin da subito positivamente i contenuti e il valore culturale di questo progetto –  ha dichiarato il ministro  – che consente alla Stella Maris  di trovare la sua ideale destinazione nel segmento di secondo livello di formazione. Tutto questo è stato possibile grazie al confronto diretto con la senatrice Federica Chiavaroli e alla filiera di collaborazione dei tre livelli, Regione, Provincia e Comune, uniti e determinati nel raggiungere questo obiettivo».

Il progetto, presentato per la prima volta il 9 maggio 2015, attraverso il Manifesto “La Stella porterà altre Stelle”, prevede infatti la creazione di un centro di altissima specializzazione nel mondo dell’arte, all’interno della ex colonia di Montesilvano, anche in forma consorziata di tutte le Accademie dell’Arte italiane. A sottoscrivere l’intesa ieri, nella Sala Consiliare di Palazzo di Città, davanti al ministro Giannini sono stati il sindaco Francesco Maragno, il presidente della Provincia Antonio Di Marco, l’assessore regionale Silvio Paolucci e la direttrice dell’Accademia delle Belle Arti di Roma, Tiziana D’Acchille.

Monta, però, la polemica da parte del Capogruppo di Forza Italia alla Regione Lorenzo Sospiri: “Il progetto mandato in appalto dal Presidente della Provincia è incompatibile con la destinazione della struttura, afferma in una nota, “Quel progetto prevede infatti la realizzazione di un ostello-colonia marina con 100 posti letto, ovvero camerette con bagni, servizi, un centro ristoro e bar, nulla a che vedere con la predisposizione di aule per un’Accademia”.

“A questo punto”, aggiunge Sospiri, “costringeremo le Istituzioni a un’operazione verità promuovendo un confronto pubblico e mostrando ai cittadini le carte fino a oggi firmate e sottoscritte da Provincia e Regione su un progetto che al momento è irrealizzabile”.

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