Pescara, sgominata organizzazione di false assistenti sociali: sette persone in manette

polizia2Pescara. Impiegate del Comune, dipendenti delle Poste, assistenti sociali, vecchie amiche di famiglia, medici. Erano queste le mentite spoglie sotto le quali un’organizzazione criminale, formata da sole donne, usava presentarsi, con fare rassicurante e confidenziale, nelle abitazioni di persone sole e anziane, che venivano poi derubate dei risparmi di una vita.

Con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di furti in abitazione ai danni di persone anziane, sono finite in manette cinque nomadi abruzzesi, già note alle forze dell’ordine.

All’alba di questa mattina i poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Pescara hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice delle Indagini Preliminari, dr. Guido Campli, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica dr.ssa Valentina D’Agostino, titolare dell’inchiesta.

Le indagini avviate nei confronti del sodalizio hanno poi consentito di far luce su un giro di usura e su altri fatti di reato, che hanno fatto scattare le manette ai polsi di un 60enne pescarese, già noto alle Forze dell’Ordine, e di suo figlio, appartenenti allo stesso nucleo familiare delle cinque arrestate.

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