Pescara, delocalizzazione antenne San Silvestro: un modello da imitare?

SanSilvestro_antennePescara. La delocalizzazione delle antenne di San Silvestro su una piattaforma off-shore al largo della costa potrebbe divenire un progetto-pilota sperimentale, applicabile anche su altri siti per ridurre l’impatto della ‘giungla’ degli impianti sul territorio.

E’ quanto emerso nel corso del vertice svoltosi nei giorni scorsi alla presenza dei progettisti della Facoltà di Ingegneria dell’Università de L’Aquila, che hanno redatto la proposta approvata dalla Regione, i tecnici del Ministero dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico e gli esperti della Fondazione Bordoni di cui lo stesso Dicastero si avvale in qualità di consulenti.

In sostanza, il lavoro redatto dall’Università de L’Aquila ha attratto la curiosità degli esperti scientifici di Roma. Ora verranno raccolti i dati dettagliati di tutti gli impianti esistenti a San Silvestro per consentire allo stesso ateneo di redigere con il Dicastero lo Studio di fattibilità. Nel frattempo in settimana sarà convocato il vertice con l’Agicom alla quale il Comune tornerà ad esprimere la ferma volontà di spostare le antenne e di escludere definitivamente San Silvestro dal Piano Nazionale delle Frequenze.

E’ questa la risposta dell’amministrazione ai timori espressi dai cittadini del sito che forse, scottati dalle delusioni delle passate esperienze, non riescono ad avere piena fiducia nelle Istituzioni, nonostante ora siano anche presenti con i propri rappresentanti in veste ufficiale ai Tavoli di concertazione e discussione. Ma nonostante i dubbi e le perplessità, si andrà avanti per ottenere la delocalizzazione degli impianti. A confermarlo è il sindaco Luigi Albore Mascia.

“Il Ministero” spiega il primo cittadino “fornirà all’ateneo i dati il più possibile dettagliati su tutti gli impianti oggi esistenti a San Silvestro per poterli poi proiettare in un’ipotesi di delocalizzazione sulla piattaforma al largo. Ovviamente l’ipotesi presa in considerazione non è quella di prendere ogni antenna oggi esistente e portarla off-shore, ma piuttosto di razionalizzare al massimo gli impianti esistenti, renderli più efficienti, ridurre i consumi, le spese di manutenzione e migliorarne la funzionalità, obiettivi che dovrebbero essere supportati anche dall’interesse degli operatori proprietari degli impianti perché per loro significherebbe riduzione dei costi. In altre parole dovremo ottimizzare l’utilizzo della piattaforma e l’ingombro delle antenne per le diverse frequenze sia radio che televisive. Nel corso del vertice è stata avanzata l’ipotesi di realizzare non due tralicci, ma uno a forma di ‘Y’. Un nuovo incontro potrebbe svolgersi già la prossima settimana per iniziare a fornire una stima dei tempi tecnici necessari per concretizzare la proposta che, nel corso del confronto, è stata giudicata interessante dal punto di vista dell’innovazione e della ricerca da parte degli addetti del Ministero. In altre parole Pescara potrebbe divenire esperienza-pilota fornendo una valida alternativa per la delocalizzazione degli impianti in situazioni simili a quella di San Silvestro”.

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