Renzi a Pescara, tra cerimonie e proteste IL PROGRAMMA

Pescara. Conto alla rovescia per l’arrivo del premier Renzi a Pescara: per la visita di domani, fervono i preparativi per l’accoglienza, sia da parte di Comune e Regione che dal fronte della protesta contro riforma e azioni governative.

Il PROGRAMMA UFFICIALE. L’arrivo è previsto in tarda mattinata: alle ore 13 sarà accolto in un ristorante del Porto Turistico dai rappresentanti del mondo economico e produttivo locale. La prima “passerella” pubblica è prevista alle ore 15 a Spoltore, per l’inagurazione della scuola media Dante Alighieri, ristrutturata con criteri antisismici grazie a uno dei più alti finanziamenti (3,5 milioni di euro) concessi dal Governo Renzi (lLa cerimonia si svolgerà al Palazzetto dello Sport di Via Montesecco). Alle ore 15.45 il ritorno nel capoluogo adriatico, all’Aurum,  per il Taglio del nastro del Villaggio della comunicazione nella Sala Europa), per poi spostarsi alle ore 16 nella Sala D’Annunzio, per la sottoscrizione del Masterplan per l’Abruzzo, davanti a sindaci, amministratori locali e soggetti attuatori degli interventi previsti dalle convenzioni operative. Alle ore 18, il secondo evento pubblico al cinema Circus, con l’inagurazione del Festival delle Letterature dell’Adriatico. Infine, alle ore 20, l’evento politico per eccellenza della giornata, da molti ritenuto il vero motivo della visita di Renzi, l’incontro pubblico nella sala consiliare del Comune di Pescara a favore Sì referendario, dal titolo “La riforma costituzionale che serve al futuro del Paese”.

IL FRONTE DELLA PROTESTA. “Salviamo l’Abruzzo dalle politiche di Renzi”: questo il messaggio lanciato dalle decine di associazioni e partiti politici che hanno aderito alla manifestazione di protesta organizzata per accogliere il presidente del Consiglio.  Alle ore 18:30 i manifestanti si riuniranno in Piazza sacro Cuore per poi dispiegarsi in un corteo lungo tutte le strade del centro cittadino, già blindato dalle ordinanze del sindaco Alessandrini.

Gli organizzatori hanno lanciato l’appello ai pescaresi per “accogliere Renzi con un corteo pacifico e festoso”, ma non saranno risparmiati schieramenti di forze dell’ordine per evitare ingerenze con il cerimoniale. Oltre che alle ragioni referendarie, tra i motivi alla base dalla manifestazione “l’ attacco concentrico che l’ambiente abruzzese sta sta subendo dai fautori degli interessi delle multinazionali dell’energia fossile”, spiega una nota del Forum Abruzzese dei Movimenti per l’Acqua, “con altre trivelle e grandi gasdotti per l’esportazione in arrivo in aree fortemente sismiche e vulnerabili da un punto di vista idrogeologico, da Bomba a Sulmona-L’Aquila. Invece di rifare le scuole e gli altri edifici pubblici e risanare il territorio, – sostengono gli ambientalisti – Renzi spende i miliardi per le varie TAV e grandi opere basate su mazzette e intrallazzi, arrivando addirittura a rispolverare il Ponte sullo Stretto. Tutte risorse tolte al soddisfacimento dei diritti dei cittadini”.

CSP: STUDENTI TRA IL PUBBLICO IN CAMBIO DI ATTESTATO. Tra gli aderenti anche il Collettivo Studentesco Pescara, schierato contro la Buona Scuola: “Vogliamo opporci a questo governo, per dire no all’Alternanza scuola-lavoro sfruttamento al McDonald’s”, afferma il rappresentante Alex Di Costanzo, “e per dire NO a queste politiche regionali, incentrate sulle grandi opere, senza garantire agli studenti quello che è un diritto fondamentale nella nostra società: quello allo studio”.

E proprio dal CSP arriva la segnalazione circa una presunta cooptazione degli studenti all’inagurazione del Festival delle Letterature: “L’Ufficio Scolastico Regionale ha invitato i Dirigenti Scolastici a far partecipare gli studenti all’incontro con il Premier delle ore 18 al Circus, ed in cambio rilasceranno un attestato di partecipazione”, riferisce Saverio Gileno, coordinatore del Collettivo, “è inaccettabile che si invitino le scuole a partecipare all’incontro di apertura del FLA, che prevede una intervista al Premier Matteo Renzi in piena campagna elettorale per il referendum costituzionale”.

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